Recupero Password
Pallavolo Molfetta, la carica di Costantini verso il match di Brolo Il centrale della Pallavolo Molfetta: “Il prossimo trittico di partite è fondamentale, per noi è un autentico giro di boa”.
05 novembre 2008

MOLFETTA - Avellino è già alle spalle, Brolo si avvicina a grandi passi. La Pallavolo Molfetta si appresta ad affrontare la trasferta nella “tana dei leoni” con la consapevolezza che proseguire lungo il cammino tracciato dalle vittorie contro Terlizzi e Avellino, costituisca l'unico modo per coltivare il sogno di tutti, squadra, società, tifosi: la promozione. Il prossimo trittico di gare della squadra di Avellis sarà durissimo, servirà la concentrazione, il carattere della miglior Pallavolo. “Sicuramente questi tre turni ci faranno capire di che pasta siamo fatti – afferma Antonio Costantini (foto), centrale della Pallavolo –, se siamo una squadra competitiva, in grado di puntare come minimo ai playoff. Finora abbiamo alternato prestazioni perfette ad altre meno buone; spesso quest'alternanza contraddistingue anche il singolo match, come emerso contro Avellino o nella trasferta di Terni. Dobbiamo sicuramente crescere, trovare quella continuità che ha caratterizzato, per esempio, la partita contro l'Atletico Bari, non avuta, però, contro Sora. I miei rimpianti sono per quella partita, in cui non abbiamo fatto in pieno quello che potevamo, Eppure, se l'inizio fosse stato un po' diverso, sono certo che il match non avrebbe preso quell'andamento. A volte un pallone può cambiare la storia di un match”. La ricetta del centrale di Lanciano per esprimere in ogni istante la propria forza, il proprio valore, è il collettivo. “Dobbiamo aiutarci l'uno con l'altro per superare quei momenti, cercando ognuno di esprimere le proprie qualità, senza perdere la calma e la pazienza”. La sua esperienza è di certo fondamentale per contribuire a mantenere sempre alto il volo della sua squadra. Il campionato va decisamente bene, ma Costantini è incontentabile, ha l'ambizione dei grandi giocatori. Come è giusto che sia: “Io voglio vincere sempre, mi sto abituando ai ritmi diversi, sia in partita che negli allenamenti, della B1. Pensavo che in serie A fosse paradossalmente più facile giocare, fare muri attivi, interpretare certe situazioni di gioco, ma obiettivamente pensavo fosse più difficile abituarmi. Sto capendo la categoria, mi sto ambientando e cerco di aiutare la squadra per migliorare sempre. D'altronde l'esempio di Bruno (De Mori), Gabriel (Kunda) e Claudio (Bonati) che già prima di me sono scesi di categoria, abituandosi alle diversità, è fondamentale. Se fossi stato solo, ammetto che sarebbe stato più difficile”. E se è vero che l'ex Forlì sta “imparando” la categoria, altrettanto vero è che l'apprendimento procede decisamente in fretta: “Effettivamente non mi aspettavo questo rendimento proprio perché ritenevo servisse più tempo per adeguarmi alla B. Sono contento, ma francamente mi interessa poco giocare bene. È la squadra che deve vincere, altrimenti posso anche fare 30 punti, ma mi arrabbio lo stesso”. L'ottimo inizio di torneo è utile a zittire chi dice che i centrali nella pallavolo moderna siano praticamente inutili: “Effettivamente oggi vige lo strano principio per cui se vinci i centrali non hanno meriti, se perdi è colpa loro. Credo che il centrale faccia un lavoro sporco, ma importante, direi fondamentale, anche se non troppo riconosciuto”. E allora tutti tesi e concentrati verso il match di Brolo: dalla Sicilia passa la via per la vetta.
Autore:
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet