Nuova Molfetta, ancora un esonero: da Rapicavoli a De Censo per sperare la salvezza
MOLFETTA - Una cosa è certa, la Nuova Molfetta soffre tanto, ma non molla mai. Poi la sofferenza passa e la salvezza rimane. I marinai in questo campionato piuttosto altalenante dimostrano di avere cuore, ma poca convinzione nei propri mezzi. Il che, tradotto, significa che qualcosa, in questa stagione, non va affatto bene. Non che i mister, da Liddi a Rapicavoli avessero molte possibilità di variare giocatori e disposizione in campo, ma questa squadra più volte in stagione è sembrata impreparata alle gare e questo non può non aver lasciato qualche perplessità nel clan biancorosso. La sconfitta di Apricena ha lasciato strascichi negativi in casa Nuova Molfetta. Il presidente Saverio Bufi ha deciso di tentare un’ulteriore svolta da dare alla squadra sollevando dall’incarico mister Rapicavoli che aveva iniziato la stagione come secondo di Liddi ed era subentrato a stagione in corso, tentando di ridare entusiasmo ad una squadra che aveva in qualche modo perso la sua identità originale. Dopo risultati e prove incoraggianti, i ragazzi in campo non hanno saputo tramutare il lavoro svolto in settimana. Da qui la decisione del presidente di affidare il timone a Lucio De Censo, allenatore molto esperto soprattutto a livello giovanile, oggi figura di spicco della realtà importante della Ruvese, una delle migliori formazioni giovanili del territorio. A lui l’arduo compito di regalare la salvezza ai “marinai molfettesi”. È questa la triste realtà che si presenta dinnanzi ai tifosi molfettesi. Molte sono state le sconfitte che in questa stagione hanno condizionato la squadra. Erano attesi segnali di ripresa nella settimana del cambio di allenatore. Sin da inizio gara, la Nuova Molfetta ha mostrato segnali importanti di vitalità e determinazione con gli under De Gennaro e Andriani, sempre pronti a ribaltare l’azione di gioco con sfuriate offensive. Nonostante il buon gioco espresso dai padroni di casa, il Barletta ha segnato alla prima vera occasione con l’attaccante Montenigro che ha beffato Petraj con una conclusione rasoterra. Il primo tempo si è chiuso quindi con un risultato assolutamente ingiusto per Molfetta. L’inizio ripresa si è aperto nel segno di Giuseppe Murolo che ha colpito su calcio di punizione per un prezioso pareggio. La classifica permette al Molfetta di continuare a inseguire una salvezza che, oggi più che mai, sembra auspicabile anche evitando i play-out. Aver evitato un’ulteriore e quanto mai pesante sconfitta, non ha cancellato le giornate da incubo della Nuova Molfetta. Tra tante incertezze, bisognerà agire in tempi brevi e rivoluzionare l’assetto societario e quello tecnico (giocatori). Una rivoluzione totale insomma, che dovrà avere il suo inizio a breve per poi dare il meglio di sé nella campagna acquisti estiva. Insomma, ci attenderanno altri 3 mesi di sofferenza per poi mettere la parola fine a questo incubo e ricominciare, da capo.
Autore: Andrea Saverio Teofrasto