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“Nelle sacre carte l'armoniosa idea e fantasia” Un libro di Giovanni Antonio del Vescovo e Gaetano Magarelli
15 ottobre 2003

Continua su “Odegitria”, la rivista dell'Istituto superiore di scienze religiose di Bari, la ricostruzione della civiltà musicale molfettese del passato più o meno recente, anche con rapide incursioni nel territorio provinciale, da parte di Giovanni Antonio del Vescovo e Gaetano Magarelli (Giovanni Antonio del Vescovo – Gaetano Magarelli, “Nelle sacre carte l'armoniosa idea e fantasia”. Cultura musicale ottocentesca a Molfetta. Frammenti d'arte organaria in terra di Bari. Odegitria, a.IX 2002) E' una ricostruzione molto dettagliata, fino a sfiorare il vezzo dell'erudizione sofisticatissima, della produzione e fruizione musicale a Molfetta nell'Ottocento, che, dato il taglio che gli autori danno alla loro ricostruzione, può ben dirsi una sorta di storia sociale delle attività musicali a Molfetta. Il contenuto del saggio, che è il frutto di una ricerca approfondita e preziosa, non si può rendere in modo sintetico, se non per sommi capi, che tuttavia danno bene il senso della complessità del discorso. Si possono individuare quattro sezioni che riguardano la musica religiosa, legata soprattutto al periodo quaresimale, l'attività bandistica, che trova la sua massima espressione nel repertorio delle marce funebri, che rimanda sempre alla matrice religiosa, le iniziative del decurionato, finalizzate alla promozione di momenti celebrativi, e l'evoluzione dell'arte organaria, che implica sostanziali cambiamenti di gusto e finalità musicali. Dei due autori va segnalato un altro importante contributo sulla storia musicale molfettese, pubblicato qualche mese fa sulla rivista specialistica “La cartellina. Musica corale e didattica” (Edizioni musicali europee, Milano a.XXVII, n.146, gennaio-febbraio 2003). Trattasi di un breve profilo della vita e opere del settecentesco maestro di cappella Antonio Pansini. Autore considerato minore rispetto alla figura di Luigi Capotorti, il Pansini fu tuttavia abbastanza apprezzato anche fuori della nostra città, tanto che manoscritti delle sue composizioni liturgiche sono stati ritrovati presso l'Archivio del Conservatorio d San Pietro a Maiella di Napoli. Il profilo, opera di G.A. del Vescovo, si completa della trascrizione, curata da Gaetano Magarelli, della “Prima lamentazione”, custodita nel Fondo Peruzzi dell'Archivio Diocesano di Molfetta. Arcangelo Ficco
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