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Natale sotto le stellette per Alter Chorus e Fanfara dell’Aeronautica
15 gennaio 2019

Il 2018 è stato un anno particolarmente prolifico ed esaltante per l’Alter Chorus, grazie alla fiducia che il coro lirico molfettese ha saputo guadagnarsi in oltre dodici anni di attività nei confronti di quelle importanti e numerose realtà artistiche con le quali collabora stabilmente. A cominciare dal gremitissimo Gran Concerto di Capodanno con l’Orchestra Filarmonica Pugliese (presenza e livello elevato di performance ampiamente confermati anche per quello del 2019 di cui parliamo in altro articolo), le due serate del Concerto di Inverno a Bisceglie con l’Orchestra Lirico Sinfonica Biagio Abbate con l’illustre presenza di Katia Ricciarelli, e poi in primavera la rassegna Il Carro all’Opera con la compagnia Il Carro dei Comici con la messa in scena di ben tre opere quali La Traviata, La Vedova Allegra e Carmen, un paio di capatine estive nel brindisino, con una recita di Cavalleria Rusticana in quel di Ceglie Messapica e un ricco concerto lirico a Villa Castelli, e ancora a settembre la partecipazione alle tre serate del concerto Anima Mundi con l’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari insieme ad altre corali pugliesi, senza considerare i numerosi concerti lirici a Molfetta e nel circondario che portano le esecuzioni dell’Alter Chorus per il 2018 ad oltre 20 serate. Un anno che il coro diretto da Antonio Allegretta ha chiuso in bellezza lo scorso 20 dicembre come ospite del glorioso 36° Stormo Caccia dell’Aeronautica Militare nella sua sede dell’aeroporto militare di Gioia del Colle per un gran concerto natalizio eseguito insieme alla Fanfara del Comando Scuole 3.a Regione Aerea di Bari, diretta dal M° P.M. Lgt. Nicola Cotugno, altra compagine quest’ultima con la quale il coro ha strinto un forte sodalizio artistico che ha portato all’esecuzione di apprezzati concerti, uno fra tutti quello del maggio 2017 tenutosi nella nostra Cattedrale in occasione della partenza dell’ottava tappa della centesima edizione del Giro d’Italia. A coronamento del cast, un’altra pregiatissima artista molfettese quale il soprano Marilena Gaudio. Questo concerto non ha fatto altro che confermare l’alto profilo artistico di questa collaborazione, attraverso l’interpretazione di alcune della pagine più belle del melodramma italiano e di suggestive partiture musicali contemporanee. La Fanfara, dopo aver introdotto il concerto, come da protocollo militare, con la Marcia d’Ordinanza dell’Aeronautica composta dal Cap. Alberto Di Miniello, ha dato prova fin da subito del suo valore con l’esecuzione della complessa Sinfonia dal Nabucco di Giuseppe Verdi, esprimendo al meglio tutte quelle doti che hanno reso questa orchestra di fiati tra le più rappresentative del panorama italiano e che ai compiti istituzionali per la quale è stata istituita unisce una intensa attività artistica che vede all’attivo numerose registrazioni per emittenti radio televisive, collaborazioni con noti personaggi dello spettacolo (Katia Ricciarelli, il maestro Maurizio Billi, Renzo Arbore, Lino Banfi, etc.) ed esibizioni anche in Francia, Albania e Romania. Brano successivo in scaletta il finale primo da La Traviata di Verdi E’ strano… Sempre libera, un’aria di effervescente virtuosismo ma che richiede allo stesso tempo un profondo scavo psicologico del personaggio, aspetti interpretativi che costituiscono la cifra stilistica di Marilena Gaudio e che non sono mancati nemmeno questa volta nell’esecuzione. Lo stesso dicasi per l’altra aria interpretata dalla Gaudio, Vissi d’arte, da Tosca di Giacomo Puccini, resa con altrettanto pathos e bellezza di canto. Il coro invece ha esordito nel concerto sfoggiando in maniera brillante uno dei suoi cavalli di battaglia: il coro delle Zingarelle e dei Mattadori, dal secondo atto de La Traviata. Il momento più fastoso della serata è stato senza ombra di dubbio la solenne esecuzione del celeberrimo gran finale del secondo atto dall’Aida di Verdi, Gloria all’Egitto, inframmezzato dalla ancor più famosa Marcia Trionfale: l’impasto vocale del coro, austero e timbratissimo, e l’aureo e possente suono della Fanfara si sono uniti a dare una emozionante interpretazione. La seconda parte del concerto si è aperta con una dolce e adamantina interpretazione della Romanza della Vilja da La Vedova Allegra di Franz Lehar. A seguire due medley tratti da altrettante famose colonne sonore eseguiti con vigore e passione dalla Fanfara insieme col coro: 1492: “The Conquest of Paradise” di Vangelis nella versione arrangiata da Mortimer, e poi Mission di Ennio Morricone, di cui è stata eseguita la soave Gabriel’s oboe e il singolare e suggestivo coro Vita, vita nostra, quest’ultimo sintesi perfetta di cori liturgici polifonici e ritmi tribali. A concludere il programma gli auguri natalizi che tutto il cast ha voluto rivolgere ai militari presenti e alle loro famiglie con l’interpretazione di Dream in the silent night di Toshio Mashima, affascinante potpourri che unisce sapientemente le più celebri melodie natalizie da tutto il mondo. Grandissimo apprezzamento della serata è stato manifestato dai militari presenti in sala con le rispettive famiglie e dal Comandante del 36° Stormo, il Col. Emanuele Spigolon, che oltre al classico omaggio floreale al soprano, ha voluto donare all’orchestra e al coro una targa di legno incisa per l’occasione con lo stemma del reparto militare. Inevitabile e richiestissimo il bis, con una coinvolgente versione jazz-swing di Jingle bells, seguito dal giusto suggello di questa serata con l’esecuzione dell’Inno Nazionale italiano. © Riproduzione riservata

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