Mostra di poesia, canto, artigianato dell'Associazione Per la solidarietà per don Tonino
Scrive una persona che di Don Tonino Bello non ha vissuto nulla, poiché troppo giovane: “so solo che era una persona con cuore immenso, una persona che era disposta a sacrificare se stessa, un uomo come nessuno. Ha forgiato molte menti, ha ottenuto e combattuto, un grande ispiratore che ha costituito molte associazioni e con quest’ultime ha aiutato chi secondo lui andava aiutato: i poveri”. Proprio per questo l’associazione “Per La Solidarietà per Don Tonino”, ha voluto dedicare una mostra alla Sala dei Templari dedicandola alla poesia, alla musica, al canto, alla danza e all’artigianato, tutto questo è stato organizzato dalla presidentessa dell’associazione Francesca de Gennaro e dalla sua “spalla” come ama definirla, Anna Altamura, poiché secondo la presidentessa , come ha dichiarato, “non esiste Francesca senza Anna”. Entrambe organizzatrici e collaboratrici, sostengono l’associazione e le sue opere di bene, in ricordo di Don Tonino, che per loro è stato non solo una persona di cui avere il massimo rispetto, ma prima di tutto un amico e guida che continua a rimanere lucida nei loro ricordi e nel loro cuore, e che le aiuta spesso anche quando vorrebbero mollare tutto. Tutto ciò che è stato esposto durante la mostra era tutto in vendita, infatti è stato possibile ammirare i gioielli e gli oggetti dell’artigianato locale, sono state donate anche delle statue (ritraenti Don Tonino Bello) dagli scultori Vito Zaza e Maria Addamiano, e ogni cosa era acquistabile. La mostra ha raccolto denaro per donarlo alla casa di accoglienza di Ruvo e Molfetta, ma anche per l’associazione e per i suoi vari servizi che offrono alla comunità, come la scuola dei coralli, la scuola di ricamo e la scuola dell’uncinetto. Come ormai tutti sanno questa crisi economica ha colpito tutti i settori e quindi tutte le persone , ovviamente ognuno tenda a stringere il più possibile la cinghia, a risparmiare, ma questa crisi ha colpito “anche i poveri di Don Tonino”, quindi ormai per coloro per cui già era difficile sopravvivere normalmente , ora sta diventando veramente impossibile, per questo l’associazione si sta muovendo e continua senza arrendersi preoccupandosi anche di coloro per cui la strada sembra più tortuosa, come i tossicodipendenti di Ruvo, che rifuggono gli aiuti, ma che poi si lasciano andare all’amicizia sincera partecipando anche alla messa , senza più vergogna e lasciandosi aiutare. Per tutto questo la presidentessa Francesca si definisce la “prima col grembiule di servizio”, poiché a volte lei stessa si mette in gioco per prima, si espone per gli altri (infatti ha scritto di recente una lettera a Papa Francesco che è stata inviata sollecitando la beatificazione di Don Tonino e descrivendo tutte le opere di bene dell’associazione ispirata da quest’ultimo , poiché anche se è lei che si batte come ha scritto “non sono mica santa io, è lui il vero santo”), proprio come Don Tonino, e proprio come lui ha organizzato un pellegrinaggio ad Alessano (paesino in provincia di Lecce) per aiutare i più bisognosi , quindi i poveri. L’invito a questo pellegrinaggio è rivolto a chiunque voglia partecipare, soprattutto ai giovani , che a quanto pare mancano nell’associazione. A loro la presidente si rivolge il messaggio più importante: non fuggire dalla povertà ma amarla, come diceva S. Francesco, e quindi di aiutare, perché queste sono esperienze che fanno bene al cuore, e danno una buona base per poter capire i problemi sociali.