Molfetta, una città sempre più sporca e degradata: una lettrice scrive a “Quindici”
MOLFETTA – E’ una città sempre più sporca Molfetta, sia per colpa di molti dei suoi abitanti, sia per colpa dell’Asm che non pulisce come dovrebbe, lasciando immondizia per terra. Per non parlare della raccolta differenziata, dove l’Asm sta a guardare le buste che vengono abbandonate fuori dei mastelli e i rifiuti abbandonati per strada fuori dei giorni programmati. Manca una campagna di sensibilizzazione dei cittadini e non si riesce a far fronte alla carenza di personale e al lavoro non sempre puntuale dello stesso (pubblichiamo una foto emblematica di come vengono pulite le strade).
Una lettrice ha scritto a “Quindici” una lettera in cui racconta una parte della città tra le più sudicie della provincia.
«Buongiorno,
caro direttore sono una cittadina molfettese e sento la necessità di esprimere un mio modesto pensiero sulla mia, sulla nostra città.
Abito in centro, quindi cammino molto a piedi, e di strade ne percorro tante, tutti i giorni.
Forse dirò cose scontate, che tutti conoscono, che tutti osservano, che tutti commentano.
Spesso con amici ci incontriamo nella “piazzetta" di via L. Mezzina,
a due passi dalla stazione ferroviaria, difronte ad un noto supermercato, ad una palestra, ad una banca... ci sediamo sulle panchine presenti e puntualmente i nostri occhi osservano quanto di degradante ci circonda.
Nelle aiuole che dovrebbero essere "spazi ornamentali" di ornamentale c'è ben poco... bottiglie di birra e vino, contenitori di succhi di frutta, fazzolettini usa e getta, pacchi vuoti di patatine, pacchetti vuoti di sigarette, guanti di lattice, bottigliette e bicchieri di plastica, solette di scarpe, lattine di tonno e tanto altro, il tutto incastrato tra erbacce infestanti e deiezioni canine.
Puntualmente commentiamo tutto quanto sopra esposto, ci vergogniamo di come la nostra città sia caduta così in basso, sotto tutti i punti di vista, a partire dalla pulizia delle strade e degli spazi verdi, ci arrabbiamo perché ci sentiamo impotenti e impossibilitati ad intervenire, per arginare questo scempio.
Dal nostro gruppo di amici sono spesso partite segnalazioni a giornali ed amministratori locali e persino al primo cittadino... cadute nel vuoto e a cui nessuno ha dato seguito!
Sicuramente anche questa mia segnalazione non avrà il riscontro da me sperato, ma per lo meno sento di aver fatto il mio dovere di cittadina… disgustata e amareggiata per come la nostra amata MOLFETTA stia andando sempre più alla deriva, senza che nessuno prenda i necessari provvedimenti.
Lo slogan del nostro Sindaco e di chi lo sosteneva, in campagna elettorale, era... IL CAMBIAMENTO CONTINUA, speravo in meglio, non in peggio!».
Gentile signora, i giornali, quelli non collaterali o sostenuti dall’amministrazione comunale, fanno quello che possono. “Quindici” denuncia da sempre il degrado di questa città, il cattivo funzionamento delle municipalizzate, anche contro le bugie dell’ufficio propaganda del sindaco. Di più non può fare la stampa libera. Ma lei, come altri cittadini, fate bene a denunciare, perché anche se l’amministrazione appare insensibile alle critiche, i cittadini, invece, condividono e giudicano i comportamenti politici. La funzione della stampa è quella di rappresentare l’opinione pubblica, di criticare e giudicare le condotte pubbliche e amministrative. Grazie per il suo impegno civico, signora! La protesta è utile al cambiamento, non gli slogan elettorali, destinati ad essere dimenticati dopo le elezioni. Il cambiamento può continuare anche in peggio: tocca ai cittadini reagire, perché gli amministratori non hanno nemmeno vergogna e il sindaco, chiuso nel Palazzo, vive in una città che esiste solo nella sua immaginazione.
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