Recupero Password
Molfetta, un milione di euro dal Governo per la riqualificazione dell'arredo urbano Il sindaco Antonio Azzollini destina le risorse al potenziamento dell'arredo
28 agosto 2010

MOLFETTA - La giunta comunale guidata dal sindaco Antonio Azzollini (foto) ha stanziato nel bilancio comunale la somma di 1 milione di euro per il potenziamento dell'arredo urbano di Molfetta.
Si tratta di un finanziamento disposto dal Governo attraverso il "Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio": il sostanzioso contributo è stato destinato al miglioramento della vivibilità in centro e in periferia. Dallo stesso fondo statale arriva anche il contributo di 900 mila euro per i lavori di ristrutturazione della parrocchia Immacolata.
"Grazie a questa legge - è il commento del sindaco di Molfetta, senatore Antonio Azzollini - negli ultimi anni è stato possibile completare la ristrutturazione di monumenti importanti che appartengono al patrimonio storico architettonico della nostra città, tra cui il Duomo, il Purgatorio, le chiese Santo Stefano, San Domenico e Sant'Andrea oltre che allo storico organo che si trova all'interno della chiesa San Gennaro.
L'attuale dotazione permette la riqualificazione della chiesa Immacolata e la riqualificazione dell'arredo urbano anche attraverso la sistemazione delle aree a attrezzate a verde
".
 

Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""



LA CHIESA NON PAGA 400 MILIONI DI ICI ALL'ANNO ALLO STATO ITALIAN0 - Avete letto bene, esenzione del pagamento dell'Ici per le attività commerciali della Chiesa, circa 400 milioni di euro, al 2008, più gli arretrati. Si calcola che il 20-22% del patrimonio immobiliare nazionale sia della Chiesa Cattolica, secondo una stima di Franco Alemanni del gruppo Re, che da sempre assiste frati e suore nel business del mattone. Bene, su questo sconfinato patrimonio immobiliare il Vaticano non paga un solo centesimo di ICI. La storia è vecchia ed è tipicamente italiana. Varato nel '92, bocciato da una sentenza della Consulta nel 2004, resuscitato da un miracolo di Berlusconi con decreto del 2005, quindi decaduto e ancora recuperato dalla Finanziaria 2006 come omaggio elettorale, il regalo dell'Ici alla Chiesa è stato in teoria abolito dai decreti Bersani. Molto in teoria, però. Di fatto gli enti ecclesiastici (e le onlus) continuano a non pagare l'Ici sugli immobili commerciali, grazie a un gesuitico cavillo introdotto nel decreto del Governo Prodi (Bersanetor) e votato da una larghissima maggioranza. Può essere credibile uno Stato che con una mano alza il dito contro gli evasori e quelli che lavorano in nero, mentre con quell'altra fa questi incredibili regali alla Chiesa Cattolica? Sono 400 milioni di euro letteralmente scippati ai cittadini, che potrebbero essere impiegati per la sanità o le pensioni. E continuiamo a regalr soldi per queste cappelle, la cui sola ragion di esistere è quella di dare una passerella ad una borghesia pecoreccia con messa in piega, pelli di animali morti, e suv per andare al gabinetto. Per favore, denunciate immediatamente questo storno illegale di 800.000 €, alle autorità competenti, in linea con i precedenti "storni" operati in precedenza, illegali pure quelli!!! (posso motivare... come sempre...). Ops... dimenticavo... poi vi farò l'elenco completo di tutto quello che la chiesa non paga (EVADE!!!), allo Stato Italiano.







Io non ho capito una cosa. La ristrutturazione dei monumenti. Non mi risulta che la Chiesa Immacolata, lo sia. Non ho poi capito un'altra cosa. La proprietà di questi edifici adibiti a culto, di una sparuta minoranza (tali sono i cattolici paraticanti oggi), perchè dovrebbe gravare sulla collettività, e non sulle bigotte e bigotti, notoriamente benestanti, che vanno a messa con permanente e messa in piega, ben vestiti, e con macchine nuove di zecca da 30.000 € in sù? Capisco i monumenti (Duomo, Cattedrale, Purgatorio...), ma non capisco lo sperpero per queste cappelle e cappelline senza pregio... costi che dovrebbero esclusivamente gravare sui frequentatori assidui... e non certo anche sulle mie tasche. Apprezzabile, finalmente, l'annuncio, sulla riqualificazione dell'arredo urbano, ma al momento si tratta solo di annuncio, e quindi riserviamoci di vedere qualcosa di concreto. Il ti teee, lascia il tempo che trova, non abbindola, se le strade continuano ad essere dissestate, con un arredo urbano stile Beirut. Per il resto, non scambiamo "la politica delle sottane", con tutti gli annessi e connessi, Bertone Docet, cum benedictio puttanierem, e comunionem nani-pluridivorziatem, per ristrutturazioni monumentali, e di pregio storico, anche quando non lo sono, come in questo caso. Si chieda, piuttosto, ai neo-pagani... lo sforzo, alle sottane con le collane d'oro, e gli anelli con pietre a cipolla, e a tutta 'sta gentaglia che trasuda pacchianesimo e kitc da utti i pori di contribuire alla ristrutturazione di questi templi.


Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2023
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet