MOLFETTA – La nuova caserma della capitaneria di porto (foto), com’era prevedibile, si sta rivelando un ecomostro. Il sindaco Antonio Azzollini prima l’aveva autorizzata, per timore che una variante al progetto comportasse la revisione del piano regolatore, bloccando i lavori per il nuovo porto.
Una volta ottenuti i relativi finanziamenti e avviati i lavori, cominciò una battaglia tardiva per bloccare la costruzione del manufatto. Questa battaglia, oltre a rivelarsi perdente, ha provocato una reazione del Ministero della Marina, che chiederà il risarcimento per i ritardi, risarcimento che graverà anch’esso sulle tasche dei cittadini molfettesi.
Ora un lettore scrive a “Quindici” per protestare contro questo ecomostro, ormai ultimato, definito la “nuova Punta Perotti” e spera in un moto di ribellione dei molfettesi. Anche se oggi abbattere questa struttura comporterebbe milioni di danni di risarcimento che dovrebbro pagare gli stessi cittadini.
Ecco la sua lettera:
«Gentile Redazione, vi scrivo per mettere l'attenzione sulla "nuova Capitaneria" di porto a Molfetta.
Credo che sia giusto battezzarla, come qualcuno ha già fatto "la punta Perotti" molfettese.
Mi chiedo come sia possibile che i molfettesi non abbiano un moto di ribellione compatto unanime, di fronte a simile BRUTTURA.
Guardando dal porto o da Corso Dante da sud verso nord si ha la netta impressione di una saracinesca che occlude la vista al panorama oltre che alla Madonna dei Martiri.
Mi chiedo come sia possibile partire un simile progetto, il palazzo è di una bruttezza esagerata... basta vedere quei micro-loculi-finestrino, che solo una mente malata poteva partire, degni di alcove per piccioni.
Mi chiedo come sia possibile che tutto passi inosservato e silente in questa città sonnolente...
Non troverò risposta, ma mi si consenta questo sfogo... inutile, ma doveroso. Cordiali saluti».
Luigi Tedesco