MOLFETTA - Un paio di scarpe usate da ginnastica e sospese al filo della luce in via Orsini a Molfetta (nella foto principale) segnalate da un lettore di “Quindici” hanno suscitato la curiosità di molti lettori. C’è chi ha pensato al solito vandalo che voleva gettare in aria le sue scarpe vecchie, chi ad un buontempone in vena di scherzi, chi ad un significato nascosto, chi alla maleducazione di qualcuno che ha voluto sbarazzarsi delle scarpe vecchie e ha preferito il filo elettrico al cassonetto dei rifiuti, chi a significati nascosti.
Riveliamo il mistero, anche grazie alla segnalazione di alcuni lettori. Si tratta di un fenomeno definito «shoefiti», dalla fusione di shoe (scarpa) e graffiti. Nascono così le scarpe volanti che ciondolano tra i palazzi. Una nuova moda, come quella dei lucchetti dell’amore sul ponte di via Terlizzi (ricordate?), che arriva dagli Stati Uniti ed è già approdata in Italia e della quale si sono già occupati molti media.
Molti si chiedono quale sia il significato di queste “scarpe volanti”, che in qualche caso stanno diventando anche fenomeno artistico: chi li considera solo graffiti, come quelli disegnati sui muri, chi espressione di libertà, chi pensa solo a un fenomeno di bullismo, chi le lega alla volontà di lasciare un segno della propria presenza, chi crede che siano un segnale per tossicodipendenti che indica la presenza di uno spacciatore nelle vicinanze, chi un segno dei confini di territorio per bande criminali, chi, infine, sostiene che questo gesto coincida con la perdita della verginità.
In Nuova Zelanda lanciare le scarpe e appenderle ai fili è diventato uno sport con un campionato e tanto di regole.
Del fenomeno si è occupato anche il cinema. Nel 1997, nel film «Sesso & potere» con Robert De Niro e Dustin Hoffman, le scarpe venivano lanciate in segno di solidarietà con un soldato americano tenuto prigioniero, mentre nel 2003 Tim Burton in «Big fish» ne fece il simbolo della ricerca della felicità. Su Facebook, infine, sono nati vari gruppi dedicati alle scarpe volanti.
Molfetta, sempre attenta alle mode, non poteva ignorare questo fenomeno. Questa moda si diffonderà sui fili elettrici della città, anche per effetto imitativo, come è accadute per i lucchetti, oppure resterà un fatto isolato? Forse, non è improbabile che ci sarà nuovo lavoro per l’Asm, in collaborazione con Multiservizi e Vigili del Fuoco.
Per chi vuole approfondire, segnaliamo quanto è scritto su Wikipedia, l’enciclopedia in internet
Shoefiti, a volte italianizzato in scarpe volanti, è un termine che si riferisce alla pratica di legare tra loro i lacci di due scarpe e di scagliare queste ultime in aria, in modo da farle restare appese cavi delle linee elettriche o telefoniche. Le scarpe sono legate tra loro dai lacci e vengono lanciate verso i fili come una sorta di bolas.
Il fenomeno prende il nome dall'unione delle parole "shoe" (scarpa) e "graffiti" e nasce nelle zone rurali e urbane degli Stati Uniti come manifestazione del folklore adolescenziale.
Nel corso degli anni lo shoefiti si espande per tutti gli Stati Uniti, fino a varcare il confine, venendo segnalato in paesi dell'America del Sud, come Colombia, Brasile, Messico, Perù, Ecuador e Argentina, in seguito il fenomeno, grazie al proliferare di internet, si è spostato in Europa, con episodi nelle principali città di Germania, Gran Bretagna, Spagna, Irlanda, Norvegia Svezia, Romania e in molte altre. In Italia vi sono state segnalazione di questo fenomeno nella città di Caserta, Pescara e a Roma, in zona Trastevere.
Il merito al vero significato di questa misteriosa tendenza sono state date diverse interpretazioni collegabili allo spaccio di droga o alle bande giovanili. Alcuni dicono che appendere le scarpe ai fili serva come segnalazione di luoghi dove vi è spaccio o consumo di droghe, come crack o cocaina, altri sostengono che questa pratica sia usata dalle bande giovanili per commemorare un loro membro vittima di un omicidio o semplicemente per delimitare i loro confini, oppure per segnale luoghi dov'è possibile compiere furti in diversi momenti della giornata, a seconda del tipo di calzature.
Allo shoefiti sono state date altre e più leggere spiegazioni, sostenendo che il lancio delle scarpe sia legato alla fine della scuola o ad un imminente matrimonio. In alcune parti del mondo il lancio delle scarpe è legato alla perdita della verginità, infatti alcuni giovani lanciano le scarpe sui cavi del telefono per annunciare ai loro coetanei la loro prima esperienza sessuale. Le origini dello shoefiti sono state accostate all'ambito militare, dove i soldati avevano l'abitudine di legare tra loro gli anfibi militari, spesso dipinti di colori accesi, e lanciarli come rito di passaggio o per festeggiare la fine del servizio di leva.
Altre spiegazioni sono ricollegabili al fenomeno del bullismo o semplicemente dettate dalla noia e dall'ubriachezza, oppure come istinto umano di lasciare il segno o ancor più semplicemente per sbarazzarsi di scarpe vecchie e logore. In ogni caso questo fenomeno ha dato adito alle più disparate leggende metropolitane.
Un'altra tendenza analoga è quella di appendere numerose vecchie scarpe sugli alberi, ricoprendo interamente i suoi rami. Questi alberi si trovano spesso nei pressi di grandi arterie locali e possono essere decorate a tema, ad esempio alberi interamente ricoperti di tacchi a spillo o con stivali di vario genere. Questo fenomeno, per ora, è delimitato agli Stati Uniti, dove si contano centinaia di "alberi scarpa".
Lo shoefiti, in alcune zone del mondo come la Nuova Zelanda, è diventata una pratica sportiva amatoriale, dove nelle comunità rurali gli agricoltori si sfidano a lanciare più lontano o più in alto grossi stivali di gomma.
Il fenomeno dello shoefiti si è divulgato grazie a internet, dove vi sono siti e blog dedicati. Una grande visibilità allo shoefiti si è avuta anche grazie al cinema, nel 1997 Barry Levinson diresse Sesso & potere in cui vennero rappresentati numerosi e spontanei lanci di scarpe in omaggio al Sergente William Schumann, interpretato da Woody Harrelson, presumibilmente ucciso dalle linee nemiche in Albania, anche se poi lo sviluppo della trama ha rivelato che la guerra in atto era una messa in scena per nascondere uno scandalo sessuale del Presidente. Lo shoefiti appare anche in film dai temi più leggeri come Big Fish - Le storie di una vita incredibile (2003) e Sex Movie in 4D (2008).