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Molfetta, Simone Regazzoni presenta Pornosofia
15 ottobre 2010
MOLFETTA
– “Non è pensabile oggi una democrazia degna di questo nome in cui non vi sia diritto alla pornografia”. Così Simone Ragazzoni (foto) autore di Pornosofia, il libro che, questa sera, alle 18.30, sarà presentato nel cineteatro Odeon di Molfetta.
Regazzoni
, docente universitario, filosofo, scrittore, in Pornosofia analizza il fenomeno del mondo del porno. Proprio il contenuto del libro gli è valso la cacciata dall’Università Cattolica di Milano.
Con lui sul palco ci sarà
Stefano Bronzini
, docente di letteratura inglese, delegato alla comunicazione per l’Università degli Studi di Bari.
L’incontro sarà moderato da
Michele Marolla
, capo cronista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
In apertura dei lavori è previsto un intervento di
Giuseppe Filannino
, coordinatore Cgil Molfetta.
A Simone Regazzoni sarà conferito il Premio Agorà, riconoscimento che “la Città” casa editrice, promotrice dell’evento, conferisce a “Uomini Normali” che si sono imposti per la loro extra ordinarietà.
L’evento è organizzato dal portale
www.zonafrancanews.it
, testata web de “la Città” casa editrice, con la collaborazione della Fondazione Valente, di Macrolibri e il patrocinio del Comune di Molfetta.
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Er Fisico
16 Ottobre 2010 alle ore 23:52:00
Prendete la chiave, aprite il lupanare e...buttate Guy.
Rispondi
COMITATO "NESUNO TOCCHI GUY FAWKES"
16 Ottobre 2010 alle ore 08:52:00
NO, AL MASSIMO DOPO 3(TRE) MINUTI DOBBIAMO RIAPRIRE. VOLETE MICA "TOCCARLO"...CON TALI ARMI.....
Rispondi
Porno Psiche
15 Ottobre 2010 alle ore 20:39:00
Condivido pienamente la "Pornosofia": ma dov'è finita la "Pornopsiche"?
Rispondi
lupanare
15 Ottobre 2010 alle ore 14:33:00
Chiudete GUY in un lupanare e....buttate la chiave
Rispondi
FALKOROSSO D'APULIA
15 Ottobre 2010 alle ore 14:26:00
Specie quelli frequentati dalla "kasta processionaria"...
Rispondi
GUY FAWKES
14 Ottobre 2010 alle ore 12:41:00
...i LUPANARI sono bellissimi!!!
Rispondi
Gironzo Lando
13 Ottobre 2010 alle ore 16:22:00
Il porno è antico, se lo vogliamo considerare come semplice raffigurazione e quindi altra cosa che il business di oggi. Gli affreschi di Pompei sono denotativi di una cultura carnale dell'antica Roma, così come i sottili peni puntuti che mirano inguini femminili nelle terracotte dipinte elleniche sono finezza estetica e quelli invece grossissimi e incupolati che vanno a infiggersi nell'ognidove donnesco delle sculture indostane sono trascendenza religiosa. Nel Rinascimento ci si provarono i Carracci ed altri. Nel Settecento fu satira graffiante o solo porcacciona. Nell'Ottocento tentò persino Ingres e nel Novecento Schiele, Dalì e Picasso. La nascita della fotografia lo invera nell'esibire quasi esclusivamente ignudità ostentata di donne e copule in cui più spesso il maschio è anatomicamente defilato. Ma è l'invenzione dei Lumière che lo scatena. Ed è infatti dal cinema che prende le mosse questa tesi di laurea perché è il cinema ad averlo reso fenomeno sociale, fenomeno di massa. Dai primi rudimentali ottomillimetri ad un sotterraneo circuito commerciale internazionalmente ramificatissimo, ai cinema a luci rosse, alle videocassette, ed oggi a Internet.
Rispondi
Mary la porno
12 Ottobre 2010 alle ore 19:46:00
Leggo il comunicato e mi associo a Pax Mundi. Sono convinto si tratti di un errore di "pensiero" scritto, o incompletezza di pensiero, ovvero: "Non è pensabile oggi una democrazia degna di questo nome in cui non vi sia diritto di discutere, scrivere e analizzare senza paure e remore, il naturale "piacere porno" che ognuno di noi potrebbe desiderare senza costrizioni e violenze altrui".
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Pax Mundi
12 Ottobre 2010 alle ore 19:22:00
Chiedo scusa. Mi si vuol spiegare, cortesemente: "Non è pensabile oggi una democrazia degna di questo nome in cui non vi sia diritto alla pornografia". Capisco i dibattiti, ne accetto le convinzioni personali condivise dai propri partner nel proprio talamo ed nella privacy. Fatti e problemi personali ma, così come viene presentata, mi sembra una richiesta negata e, quindi, una negazione di un diritto. A riguardo poi dell'espulsione dall'Università, mi sono già espresso nel primo comunicato. Sono solidale al il dott.Regazzoni.
Rispondi
GUY FAWKES
12 Ottobre 2010 alle ore 19:13:00
Non ci sono cose degne o indegne di attenzione filosofica, ma solo buoni o cattivi modi di fare filosofia sulle cose, tutte le cose. Per cui la filosofia non dovrebbe rinunciare a niente, nemmeno all'analisi della pornografia, intesa come fenomeno sociale e non solo. Io credo, che non bisogna scandalizzarsi di cio' e non bisogna commettere l' errore di schierarsi; aggiungo, inoltre, che se ARISTOTELE fosse vissuto ai giorni nostri si sarebbe interessato anche di pornografia come fenomeno di culura pop. Analizzare il porno significa anche combattere contro i propri fantasmi. Leggero' con interesse questo saggio, tra l'altro, la storia di questo scrittore e' particolarmente interessante; l' essere controcorrente mi da' tanto di Guy F...
Rispondi
FALKOROSSO D'APULIA
12 Ottobre 2010 alle ore 15:08:00
Qualcuno mi spieghi che ci azzecca la "pornosofia", con la CGIL... stiamo rasentando il ridicolo! Fate caso... girano con macchinoni, prediligono conferenze, cene sociali di alto rango, night club alla moda, ristoranti, abiti firmati e alla moda, promozionano libri... (e si badi bene, con il super 27 assicurato... e "distacchi sindacali" vari...), e poi si offendono se qualcuno dice che sono aristocratici, soft & glamour, prediligono i convegni nei quali si promoziona l'aria fritta... Si prendono finanche il lusso di criticare la nonna che sopravvive con la pensione sociale, se la stessa pur di risparmiare qualche centesimo, è costretta a comprar frutta da un rivenditore abusivo o semi-abusivo, costretto a sopravvivere pure questo, vessato pure questo dai Paperon de Paperoni, che sfogliano la guida michelin, prima di fare la spesa, oppure dettano regole compartamentali ai consumatori stile Onassis o Aga kan.
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