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Molfetta, rubò un telefonino da un'autofficina: arrestato
10 marzo 2011

MOLFETTA - Aveva rubato un telefonino lasciato incustodito da un meccanico all’interno della sua officina, ma scoperto è finito agli arresti domiciliari. Dovrà difendersi dalle accuse di furto e inosservanza degli obblighi, Giuseppe Pati, sorvegliato speciale 35enne di Molfetta, destinatario di un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, notificata ieri in quel centro dai Carabinieri della locale Stazione. 
I fatti risalgono allo scorso 4 febbraio, quando il sorvegliato, introdottosi in un’autofficina del luogo, mentre il titolare era impegnato a riparare un veicolo, s’impossessava del telefono cellulare di quest’ultimo lasciato incustodito su di una mensola, per poi dileguarsi.  
Le indagini svolte dai carabinieri dopo la denuncia presentata dalla vittima, basate principalmente sulle dichiarazioni rese da alcuni testimoni, permettevano di risalire all’identità dell’autore del furto, che veniva deferito all’Autorità Giudiziaria.  
Dopo l’arresto, il sorvegliato è stato quindi sottoposto agli arresti domiciliari.  

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