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Molfetta, risarcimenti ai produttori colpiti dalla psicosi del batterio killer
21 ottobre 2011
MOLFETTA - Dopo 5 mesi, i primi indennizzi. A giugno la psicosi del batterio killer per i casi di contaminazione da Escherichia Coli aveva danneggiato economicamente i produttori e bloccato il mercato del cetriolo, andato comunque al macero. Dal 15 ottobre, invece, i produttori danneggiati stanno riscuotendo i relativi pagamenti, fa sapere la Copragri Puglia di Molfetta, dopo la Circolare AGEA del 30 settembre 2011 in cui si riportano le modalità di calcolo dell’aiuto per il mancato raccolto o per la raccolta prematura nel periodo compreso tra il 26 maggio ed il 30 giugno 2011.
In occasione della conferenza organizzata dalla Copagri a Molfetta, l’assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno aveva assicurato finanziamenti tempestivi per i produttori danneggiati. Infatti, già il 9 giugno la Commissione Europea aveva adottato misure eccezionali e urgenti, mettendo a disposizione 210milioni di euro (nonostante i danni fossero di quasi 600milioni di euro), mentre l’AGEA nella circolare del 16 giugno aveva definito le misure adottate per la gestione della crisi dei prodotti ortofrutticoli.
Il Comune di Molfetta, invece, aveva rigettato la proposta del consigliere di opposizione Saverio Patimo (Pd), anche responsabile della Copagri di Molfetta, di destinare 500mila euro dell’avanzo di amministrazione (nemmeno una «misura a quantificarsi») come indennizzo ai produttori. «Demagogia» per il sindaco Antonio Azzollini, perché era opportuno dare «maggiore impulso agli enti preposti per le erogazioni, quali Unione Europea, Regione e Stato», ma l’assessore comunale all’Agricoltura, Leo Petruzzella, aveva garantito l’impegno dell’amministrazione Azzollini per «qualsiasi intervento che possa aiutare i produttori colpiti» (interventi ridotti a manifesti pubblici e comunicati stampa).

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