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Molfetta, reflui a mare: ruspe e zappe per ritoccare il canale dei liquami? Numerose le segnalazioni dopo il servizio di Quindici. Emergenza ambientale sulla costa di Ponente: le perplessità dei cittadini. Divieto di balneazione a Torre Calderina. Forse una modifica strutturale al canale dei reflui
27 giugno 2012

MOLFETTA - Dopo il servizio di Quindici sul canale dei reflui tra le vicinali Zappino e Spinaruta e sullo scarico a mare dei liquami non trattati nei pressi di Torre Calderina, si sono susseguite una serie di segnalazioni sulla effettiva salubrità di quel tratto di costa, soprattutto per i bagnanti che frequentano i lidi vicini (senza dimenticare chi pesca). In effetti, lo scarico a mare ha pesantemente contribuito ad accrescere l’emergenza ambientale su tutta la costa di Ponente, già sottoposta a una serie di detrattori ambientali (elemento di disturbo antropico che altera negativamente il paesaggio).
Molti cittadini si chiedono se siano in atto dei controlli sulle acque e sulla costa da parte degli enti preposti e quali provvedimenti saranno assunti dalla Capitaneria di Porto e dal Comune di Molfetta, che intanto hanno vietato anche per il 2012 la balneazione a Torre Calderina (come anche a Cala San Giacomo, alla Secca dei Pali e al Molo Pennello, nell’area portuale e allo sbocco dello scarico delle acque pluviali all’altezza di via Isonzo sul lungomare Colonna, dimenticando Torre Gavetone per la presenza degli ordigni bellici).
Allo stesso tempo, un cittadino, insospettito dalla presenza di alcune ruspe la scorsa settimana, ha segnalato a Quindici la sospetta modificazione degli argini del canale di scorrimento dei reflui che corre dall’Outlet fino a Torre Calderina, passando sotto la provinciale Bisceglie-Molfetta e attraversando i terreni tra la provinciale stessa e la costa, molto vicino al villaggio Nettuno e alla strada vicinale Pozzillo (sulla cartina la localizzazione).
Il colore scuro e la strana altezza delle sponde potrebbero confermare la segnalazione ricevuta da Quindici (foto). Infatti, è possibile supporre che, per evitare che il refluo inondasse le campagne vicine, le ruspe abbiano sollevato il fango dall’alveo del canale per poi depositarlo sul ciglione di contenimento: e questo spiegherebbe anche il suo colore scuro (fango probabilmente non ancora essiccato dal sole). Del resto, nel precedente servizio, Quindici aveva ripreso le campagne inondate di reflui.
Eppure, dopo il sequestro probatorio del depuratore di Molfetta (oltre a quelli di Trani, Barletta e Andria) questi eventuali lavori non si sarebbero dovuti svolgere. O, quanto meno, avrebbero dovuto aver l’autorizzazione dagli enti competenti. Allo stesso tempo, alcune tubazioni a ridosso del canale potrebbero essere state usate come allacciamenti (irregolari) per il prelevamento delle acque reflue con cui irrigare le campagna. una ipotesi confermata dalla presenza di un motore-pompa per il prelievo dal liquame fotografata da Quindici.
 
 
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Amore Volemente tu come tutti i yes man alla corte del nutellaio magico soffrite davvero di onnipotenza e adesso che state agli e questo diciamo che ve rode ma giusto un po' !!! Tempo al tempo e nel fra tempo cio che rimase fu solo lui il tempo! Il tempo che cancella tutto anche colui che faraonicamente la pensó , a colui che la realizzó, tempo al tempo ,che nessuno poi ne ha cosí tanto d'aspettare .....cosa!? Il tempo? Il tempo che porterà il porto alla sua realizzazione? Il porto c'era, c'é e ci sarà !! Siete cosi cechi dalla fote lecchinagine che non riuscite a guardare oltre ! E per questo che lui stesso,il nutellaio é cosi stanco di sguazzare sulle vostre lingue sbavose tanto che che si sta cercando un'altra sistemazione !!! non credo che nemmeno tu avrai così tanto tempo per veder in vita quel porto ultimato ! Ultimare, ultimare ?! Ma non lo capite che ci stanno ultimando loro con queste azioni di onnipotenza e menefreghismo solo per sistemare "oggi" la propria prole? Aprite gli occhi e vivetevela la VOSTRA VITA perché oggi siete solo portatori sani di pensieri altrui!!! Uscite vivete la città e rendetevi conto della realtà e non delle favole !! Il porto il porto il porto! Quando con la metà di quello che hanno speso potevano realizzare esclusivamente la banchina per ospitare le attuali navi dall'altra parte della città senza dover fare entrare i TIR al centro perché ,caro concittadino , le MEGA navi a Molfetta non entreranno mai con quel fondale e un"altra draga tipo la Macchiavelli " te la scordi !!! E POI TUTTE LE BOMBE che sono presenti ancora laggiú ??Un fondale uguale al foraneo o al san Michele!!!Ecco perché parlate a ca.....!!!!tempo tempo tempo !!! Poveracci ed illusi!!


1973: Scrivevano gli esperti del settore. - Pesticidi e erbicidi, sono agenti inquinanti persistenti, il cui effetto si va accumulando attraverso le varie catene alimentari marine. I nitrai dei fertilizzanti provocano proliferazione delle alghe e deossigenazione dell'acqua. – I sistemi fognari delle città scaricano rifiuti civili e industriali contaminati da sostanze tossiche, metalli pesanti, petrolio e nutrienti organici. E i cantieri edili scaricano nei fiumi enormi quantità di sedimenti. – Gran parte delle scorie industriali finiscono per essere scaricate in mare. Fra queste sostanze si trovano rifiuti alimentari biodegradabili, metalli pesanti e pesticidi. E talvolta occorre la morte di qualcuno perché ciò si scopra. - Le scorie radioattive vengono scaricate nelle acque costiere da impianti nucleari di riciclaggio, come a Sellafield (Inghilterra) a La Hague (Francia). A entrambi gli impianti sono stati imputati vari casi di malattia e di morte. - I terminali petroliferi sono in generale situati lungo le coste, e spesso costruiti su preziosi stagni salmastri o presso estuari fertili. Essi ogni anno contribuiscono con circa 200 mila tonnellate di petrolio, all'inquinamento dei mari. – Le perdite di petrolio delle navi trovano molta eco sulla stampa, ma rappresentano solo una frazione dell'inquinamento che ha invece origine in mare. Ancora più intenso è lo scarico di scorie in oceano aperto. Lo scarico di acque nere – di origine organica, industriale e umana - è potenzialmente pericoloso a causa della massa dei virus e batteri contenuti. In quanto alle scorie radioattive, iniziato nel 1949, e saltuariamente continuato, il pericolo è ancora maggiore. Fino al 1970 gli Stati Uniti e altri paesi affondano le scorie radioattive chiuse in contenitori che (in seguito lo si è scoperto) lasciavano filtrare il materiale. – Il Mediterraneo è quasi ridotto a una fogna. Dei 100 milioni di persone che vivono lungo la costa, quasi il 50% abita in città grandi e medie e scarica in mare un carico di acque fognarie che si disperdono solo con difficoltà. Le zone peggiori sono nei pressi di Barcellona, Marsiglia, Pireo, Napoli. Il traffico delle petroliere e le raffinerie lungo le coste libiche e tunisine aggrava il fenomeno. - 2012: quali provvedimenti sono stati presi in merito? Cos'è cambiato se non peggiorato? Continuiamo a farci e a raccontarci favole, giusto per il quiete vivere, tanto……………………………………………………….




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