Molfetta: Parco Ponente, una lettrice di Quindici: continua il degrado e l'amministrazione dorme
La denuncia dello stato di abbandono del parco dove nemmeno i custodi sono in grado di vigilare. Uno spreco di denaro pubblico e l'inerzia della giunta
MOLFETTA - Ancora una volta la lettrice di Quindici, Maria S. torna a denunciare il degrado del parco di ponente del quale ci siamo occupati in più occasioni. Purtroppo da parte dell'amministrazione comunale di centrodestra che governa la città, non c'è stata alcuna risposta. Ma quel che è più grave, è lo spreco di denaro pubblico (altro che risparmio di soldi, non prendiamo in giro i cittadini) per i lavori di rifacimento della struttura. Il vandalismo va combattutto e i cittadini vanno tutelati, l'inerzia dell'amministrazione comunale è colpevole. Non può più essere tollerata. Il sindaco è a Roma, ma dove sono gli assessori? Che cosa custodiscono i custodi?
Ecco la denuncia della signora Maria S.:
«Gent.ma redazione di Quindici Vi scrivo per la seconda volta per denunciare il degrado che imperversa al Parco di Ponente, luogo di scorribande di ragazzacci (dai 13 ai 18 anni) che si divertono a danneggiare irreparabilmente tutto l'arredo e le strutture annesse.
Avevo già denunciato mesi addietro cosa accadeva nel parco durante i mesi estivi quando portavo spesso mio figlio nelle belle giornate per farlo giocare con gli altri bambini e per fargli respirare aria pura. Ero convinta che la situazione fosse stata risolta dagli amministratori nei successivi 5 mesi ma purtroppo tornando al parco domenica scorsa non ho notato alcun miglioramento, anzi il degrado è peggiorato: nella tazza del bagno ormai distrutto erano presenti pericolose siringhe, ovunque sono sparse per terra feci animali e umane, le porte sono sparite e la sera l’ex bagno è il rifugio ideale per i drogati.
I custodi del parco mi hanno raccontato che questi teppisti hanno anche sfondato la porta dello stanzino dove sono presenti gli interruttori generali dell’energia devastando il locale e rubando delle sedie e una panca del fu spogliatoio. I custodi mi hanno anche riferito che questo branco accede o abbandona il parco in qualsiasi ora del giorno scavalcando la cancellata: per loro non esistono orari di ingresso o di uscita!
A volte alcuni di essi, dopo aver eseguito piroette e pericolose impennate su via Saverio Calò, entrano con il motorino nel parco effettuando manovre pericolose nonostante la presenza di altre persone e degli stessi custodi. Poiché è difficile immaginare quanto esposto, vi invito a recarvi al parco per verificare di persona lo scempio.
E’ mai possibile che un gruppo di piccoli barbari possa devastare un parco così prestigioso e invidiato dalle città limitrofe, facendola sempre franca? E’ mai possibile che dopo 5 LUNGHI MESI non si riesca ad intervenire in maniera efficace per porre fine a questo degrado?
Basterebbero delle porte in ferro al bagno e allo stanzino con gli interruttori, per risolvere definitivamente la situazione e delle telecamere per dissuadere questi bulli e per salvaguardare e proteggere il parco e l’anfiteatro.
Cosa aspettiamo, che qualche bambino approfittando della distrazione dei genitori possa, entrando in bagno, pungersi a qualche ago infetto, visto che da 5 mesi non c’è più la porta?
In qualità di cittadina chiedo al Sindaco Sen. Antonio Azzollini in primis e al Comandante della Stazione dei Carabinieri e al Comandante dei Vigili Urbani di Molfetta un intervento energico per risolvere definitivamente questa situazione incresciosa ripristinando lo stato delle cose e denunciando i responsabili o i loro genitori se minorenni.
Occorre un’azione esemplare che sia di esempio agli altri!!!».