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Molfetta, invasione di zanzare e mosche: urgente una disinfestazione
05 ottobre 2012

MOLFETTA - È ormai una lamentela comune. Anzi, sta per diventare una vera e propria emergenza ambientale e sanitaria. Molfetta sembra essere preda di un’invasione di zanzare. Di certo, l’umidità e il caldo degli ultimi giorni hanno accentuato il fastidioso ronzio, ma non è da escludere che la sporcizia in città e gli angoli usati come immondezzaio pubblico, cacatoio e pisciatoio abbiamo favorito il proliferare del fenomeno. Per questo motivo, sarebbe utile un intervento dell’Asl e un’urgente operazione di disinfestazione della città di Molfetta.
Tra l’altro, si prevede che nei prossimi giorni sull’Italia si abbatta una nuova orda di zanzare. A destare timore è lo stesso Istituto di Biometereologia del Consiglio  Nazionale delle Ricerche che prevede in questi giorni un livello di allerta molto alto. A quanto pare, si tratterebbe del genere Aedes (lo stesso delle zanzare tigre), che potrebbe anche creare focolai di alcune malattie virali (nel 2007 oltre 200 casi di infezione del virus chikungunya in Emilia Romagna).
Insomma, l’allarme è concreto, soprattutto per le zone periferiche e per i nuovi comparti di espansione, troppo spesso abbandonati all’incuria e al degrado. Senza dimenticare alcuni angoli del centro antico e del centro storico. Infatti, le zone di proliferazione indiscriminata sarebbero proprio le aree verdi, poco curate e spesso luoghi di accumulazione di rifiuti. E alle zanzare si aggiungono spesso le mosche, quasi impazzite per l’ultima settimana di caldo e umidità. È probabile che le ultime disinfestazioni siano state blande, o comunque i prodotti utilizzati siano stati inefficaci.
Pochi, ma utili gli accorgimenti per proteggersi dagli attacchi delle zanzare tigre: ad esempio, basterebbe utilizzare le zanzariere per porte e finestre, oppure coprirsi con abiti dal tessuto leggero, indossando, se possibile, anche calzini. Opportuno evitare di lasciare all’aperto contenitori o qualunque oggetto, come i sottovasi, che possano riempirsi d’acqua, ma anche abiti di colori intensi (queste zanzare sono attratte dal nero e dal rosso), stando lontani da luci esterne.
 
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La zanzara che conosciamo è un mini vampiro che sorge dalle acque morte per rovinarci l'esistenza. Ma la famiglia dei culicidi conta un gran numero di specie, ognuna delle quali ha caratteristiche e abitudini ben precise. In Africa insetti chiamati zanzare si riproducono dentro alberi cavi e si nutrono di nettare. Nelle regioni artiche del Canada altri insetti chiamati zanzare si riproducono in pozze create dalla neve sciolta e attaccano gli animali a sangue caldo in tal numero e con tanto voracità che, se venissero lasciati fare, potrebbero dissanguare completamente un uomo nel giro di quattro ore. Sono i due poli estremi entro cui la miriade dei modi di vita delle zanzare, così diversi tra loro che quasi ogni regola in proposito ha poi la sua eccezione. Alcune specie preferiscono stare al sole, altre all'ombra. Alcune si riproducono addirittura nei pozzi neri o in paludi di acqua salmastra, mentre altre non tollerano quasi l'inquinamento e la salinità. Alcune hanno un debole per il sangue dei bovini, altre preferiscono quello degli esseri umani, altre ancora salassano uccelli o rettili. Il nome zanzara (dal latino tardo zinzala, chiaramente onomatopeico) spetta di diritto a tutti gli insetti della famiglia dei culicidi, che comprende circa 3000 specie e sottospecie sparse praticamente su tutto il pianeta. Ad attirare questi insetti sono certi valori di temperatura e umidità e ossido di carbonio. Le zanzare sembrano preferire gli oggetti scuri a quelli chiari, e forse non sono insensibili a certi odori chimici di componenti del sangue e del sudore quali l'emoglobina e gli aminoacidi. Queste sollecitazioni olfattive, comunque, sono efficaci soltanto da pochi metri di distanza. E' risaputo che la luce può attirare le zanzare da molto lontano eppure non tutte le specie reagiscono allo stimolo luminoso. Che cos'è, allora, che conduce la zanzara al bersaglio? La spiegazione più probabile è che si lasci trasportare dal vento finchè non incontra una vittima potenziale che emette un “raggio invitante” di aria calda e umida contenente un alto tasso di ossido di carbonio. L'insetto si avvicina fino a pochi centimetri dall'obiettivo – le zanzare possono librarsi, muoversi verticalmente e volare all'indietro – per stabilire con la vista e l'odorato se la preda è palata bile o meno. Sono le femmine a trasmettere i germi della malaria, della febbre gialla, e della maggior parte delle altre malattie che rendono famigerate le zanzare. I maschi non si nutrono di sangue e di conseguenza non trasmettono malattie. Come i maschi di molte altre famiglie d'insetti, svolgono un'unica funzione importante, dopo di che diventano superflui. Di solito per una zanzara femmina è sufficiente accoppiarsi una sola volta nella vita. In questa occasione l'insetto immagazzina lo sperma con cui fertilizzerà le uova al momento della deposizione. Poco prima o poco dopo l'accoppiamento la femmina fa il pieno di sangue per fornire le necessarie proteine alle uova. Quando queste sono mature e pronte per essere fertilizzate, l'insetto si mette a cercare il posto adatto per deporle. La Sabethes chloropterus dell'America centrale,m per esempio, preferisce i fori delle canne di bambù, dentro cui piazza le sue uova con uno scatto dell'addome rimanendo librata nell'aria. Riflettiamo sui benefici arrecati dalle zanzare all'umanità. Le zanzare costituiscono un'inesauribile fonte di proteine per uccelli, pesci, rettili, e anche per altri insetti. Nutrendosi di nettare vegetale, le zanzare impollinano certi fiori selvatici. Le zanzare hanno dato l'indipendenza ad Haiti e affrettato la vendita del territorio della Louisiana da parte della Francia. Nel 1801 Napoleone mandò un esercito nei caraibi per sedare la rivolta degli schiavi scoppiata ad Haiti e, secondo lo storico della medicina Edwin Ackerkneckt, per conquistare la regione del Mississippi. Dei 33.000 soldati francesi inviati oltre oceano, rivela lo storico, 29.000 morirono di febbre gialla. Come combattere le zanzare? Contemplare seriamente la possibilità di rinunciare alla lotta e chiudersi dentro casa.



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