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Molfetta, il consiglio comunale approva il nuovo piano per la zona industriale La seduta è stata aggiornata a domani prima delle dimissioni del sindaco e lo scioglimento del consiglio in vista delle elezioni amministrative
12 febbraio 2008

MOLFETTA - Doveva essere l'ultimo consiglio comunale della sindacatura del sen. Antonio Azzollini, ma per un errore formale l'ordine del giorno sarà esaurito domani, ultimo giorno utile prima delle dimissioni del sindaco che si candiderà al Senato. Ieri sera nell'emiciclo di Palazzo Giovene si respirava già aria di campagna elettorale, con il senatore che scherzosamente rassicurava l'opposizione: “noi comunque ci saremo, probabilmente anche voi, ma nelle stesse posizioni in cui ci troviamo attualmente”. Dopo aver superato rapidamente il primo punto (Approvazione verbali sedute precedenti, 26.11 e 14.12.2007), il consigliere Udeur Mariano Caputo ha chiesto ed ottenuto, con un certo disappunto del consigliere di AN Pino Amato, di spostare in coda all'ordine del giorno il secondo punto (Interrogazioni ed interpellanze). In questo modo si è passati subito alla discussione dell'argomento più importante della seduta: Piano insediamenti produttivi della Zona artigianale in ampliamento. La relazioni politiche e tecniche (con tanto di planimetrie esposte in aula), rispettivamente dell'assessore all'Urbanistica Pietro Uva e dell'ingegnere comunale Rocco Altomare, hanno descritto una ulteriore espansione della nostra zona artigianale, del tutto innovativa, con il massimo rispetto dei criteri ambientali e che determinerà l'insediamento di altre medie e grandi imprese (che hanno già fatto richiesta dei suoli), con ovvie ricadute occupazionali, positive soprattutto per i giovani della nostra città. L'ing. Altomare ha ricordato le difficoltà che hanno portato alla definizione del PIP: “abbiamo dovuto muoverci considerando le infrastrutture preesistenti, che non consideravano questa ulteriore espansione della zona artigianale; inoltre, l'estensione territoriale molfettese è molto limitata, riducendo ulteriormente le nostra alternative progettuali; a questo si aggiunge il rispetto di diversi vincoli ambientali (nell'area è presente un canale idrico), che abbiamo brillantemente rispettato anche grazie al lavoro dell'assessorato all'ambiente qui rappresentato dall'assessore Mauro Magarelli”. Le stesse aziende che vorranno insediarsi dovranno essere conformi ad una serie di parametri ambientali, e si cercherà di favorire imprese che impiegheranno forme di energia pulita (come i pannelli fotovoltaici). Ovviamente, come più volte ribadito nelle relazioni, il PIP non ha trascurato i raccordi stradali (è prevista la creazione di un altro accesso alla statale 16 bis per rispondere adeguatamente alla prevista crescita del traffico di mezzi pesanti) e al porto a all'autoporto in fase di realizzazione, che dovrebbero essere il valore aggiunto dell'intera area. Altra novità sarà la realizzazione di un centro direzionale, rappresentato da due torri, che fornirà servizi collettivi (poste, asili nido, distaccamento dei vigili urbani, uffici del porto, ecc) per creare un maggior coordinamento e rendere l'area industriale più vivibile. “Su quest'ultimo aspetto – ha ribadito l'assessore Uva – l'amministrazione comunale ha voluto fare un passo indietro, attribuendo al Consiglio la facoltà di apportare ulteriori modifiche, per rendere il centro direzionale il più funzionale possibile”. La delibera ha ottenuto il voto favorevole (oltre che della maggioranza) anche del partito socialista, che - come ha rivendicato lo stesso Tommaso Minervini - è un progetto che trae origine dalla sua amministrazione. Il consigliere Nicola Piergiovanni, dopo aver ringraziato i giovani progettisti che hanno lavorato alla realizzazione del PIP, ha sottolineato, con premura, la necessità di evitare l'installazione massiccia di cartelloni pubblicitari nella nuova area (soprattutto in prossimità dei rondò), in modo da non ripetere lo scempio che negli ultimi tempi si sta avendo nella nostra città, dove ogni buco rimasto libero viene tappato con un cartellone pubblicitario. La sua proposta è stata quella di realizzare un apposito piano per i cartelloni pubblicitari, anche se in realtà non è rimasto alcuno spazio libero e la gente mal sopporta questi cartelloni che, alla fine, diventano controproducenti per gli stessi inserzionisti perché nessuno legge più i messaggi, con un danno economico per la stessa azienda. Il consigliere Mezzina ha chiesto chiarimenti in merito alla divulgazione informativa del progetto, ottenendo la risposta convinta dell'ing. Altomare, il quale ha affermato che vi sono già due testate giornalistiche nazionali che hanno richiesto delle pubblicazioni sul nuovo PIP, considerato altamente innovativo. Il Partito Democratico, invece, ha dato un'astensione benevola, ampiamente motivata dal consigliere Nino Sallustio: “la delibera non ci dice se sull'area c'è ancora l'interessamento dei Casillo, che avrebbero dovuto realizzare un grande stabilimento (pare di migliaia di metri quadri) per lo stoccaggio dei cereali, e che in passato aveva indotto ad apportare una variante al Piano Regolatore che oggi ha portato all'attuale PIP; l'area antistante il mercato ortofrutticolo riteniamo che debba essere destinata a snodo ferroviario per creare un maggior raccordo con il nuovo porto e autoporto (interscambio modale mare-ferro-gomma), invece apprendiamo dalla relazione che avrà una semplice destinazione commerciale; la certificazione ambientale Emas-Ecolabel a cui punta il nuovo PIP avrebbe potuto avere ulteriori accorgimenti ambientali (e non solo la predisposizione di pannelli fotovoltaici nelle aziende insedianti). Avremmo potuto perfezionare la soluzione, ma come al solito il tempo messo a disposizione dall'amministrazione comunale è sempre più stringente e si portano le delibere in Coniglio solo per essere approvate”. Durante tutta la seduta il sindaco-senatore Antonio Azzollini, particolarmente attivo ed euforico, si è trasformato in canguro, ed ha saltellato di qua e di là (soprattutto tra gli scranni dei suoi consiglieri di Forza Italia) forse per congedarsi e ringraziargli per il lavoro svolto in questo anno e mezzo, forse per tenerli uniti per affrontare le prossime sfide elettorali, o forse per dirgli semplicemente arrivederci a presto. Il consiglio poi, come abbiamo detto, è stato rinviato a domani mattina, poco prima delle dimissioni del sindaco (e del conseguente scioglimento del consiglio stesso da parte del prefetto che nominerà un commissario), per riprendere il punto all'ordine del giorno relativo alla privatizzazione del Mercato ittico all'ingrosso, in quanto il consigliere socialista Nicola Piergiovanni aveva chiesto la relativa documentazione, non fornita ai consiglieri comunali che, per questo motivo non potevano esprimere un parere sull'argomento. Mercoledì si discuteranno anche gli ultimi punti all'ordine del giorno: le interpellanze e interrogazioni dei consiglieri Mariano Caputo e Pino Amato che erano state spostate in coda all'ordine del giorno e il regolamento di polizia mortuaria.
Autore: Roberto Spadavecchia
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