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Molfetta. Il Comitato Seagull torna ad alzare la voce
29 giugno 2010

MOLFETTA - Pubblichiamo il comunicato stampa del Comitao Seagull di Molfetta.
"Abbiamo osservato un lungo silenzio per dare modo a tutti coloro che abbiamo incontrato- S.E. Vescovo di Molfetta, l' Assessore G. Minervini, il sindaco Azzollini-  e  ad altri che abbiamo raggiunto per mail o per telefono   -il Presidente Vendola ed il presidente Schittulli-  di maturare la convinzione che è necessario ed urgente ridare dignità e lavoro ai marittimi molfettesi, ma anche agli altri marittimi pugliesi (e, pure, ai marittimi siciliani) che hanno aderito al nostro Comitato.-
Sia chiaro che gli obiettivi sono molti: abbiamo chiesto la gratuità dei corsi di formazione, una cassa integrazione degna di questo nome, il controllo sulle navi per l' ambiente e la composizione degli equipaggi, la tutela dei diritti  in giudizio, ed ora a tutto ciò si aggiunge anche la  possibilità di una class-action  per chiedere allo Stato la restituzione delle tasse pagate sulla indennità di malattia, non dovute all' IPSEMA.-
 Ma sia altrettanto chiaro che il primo obiettivo è il lavoro: le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL debbono immediatamente procedere alla revisione degli accordi stipulati con la Confitarma per le tabelle di armamento perché molte società di navigazione ne stanno profittando per procedere ad ulteriori licenziamenti: ed è molto grave che nessuno dei sindacalisti nostrani, provinciali, regionali e nazionali abbia sentito l' impulso di prendere la parola su questo argomento.-
 Perciò ci chiediamo: come mai alle manifestazioni sindacali di questi giorni nessuno dei marittimi locali ha partecipato? Come mai nessun sindacalista  ha parlato dei problemi della categoria? Cosa fa il Comando Generale della Guardia Costiera? 

Allora iniziamo ad individuare per nome e cognome le persone che hanno il dovere di prendere una iniziativa.-
 Anzitutto il Senatore Azzollini.
 Sono trascorsi oltre due mesi  dall'incontro tenutosi a fine aprile presso la Sala Stampa di Palazzo Giovene, nel quale pubblicamente egli si assunse l' impegno di prendere anzitutto contatto con l' Ispettorato Generale della Guardia Costiera, per intensificare i controlli sul rispetto delle tabelle di armamento a bordo delle navi italiane: sino ad oggi  nessun riscontro, e purtroppo deve tenersi conto che nel frattempo il medesimo Azzollini ha risolto con una semplice ordinanza la questione degli ambulanti, riguardante a suo dire trenta famiglie molfettesi senza lavoro; alle cinquecento e passa  famiglie di marittimi molfettesi senza lavoro sui circa tremila addetti al settore in città, vogliamo almeno volgere lo sguardo?
 I controlli, poi, vanno sollecitati  anche alle nostre Ambasciate ed i nostri Consolati   -che per legge sono l'Autorità Marittima italiana all' estero-  soprattutto perché nei porti esteri si effettuano sostituzioni di personale italiano con extracomunitari, in violazione delle tabelle.-
 Stiamo attendendo anche che l' assessore Minervini concretizzi almeno il suo impegno per i corsi gratuiti.-
 Poi, passando alla CGIL, apprendiamo con sconcerto che  all' interno della segreteria nazionale trasporti pare non esista un responsabile del settore marittimo, ed in genere i contratti risultano firmati dai sigg. Scotti e Luvini; bisogna dunque richiamare all' ordine il segretario generale Franco Nasso, perché intervenga immediatamente.-
 Per quanto attiene alla Cisl, pare che i nuovi responsabili Claudiani e Leone siano soprattutto interessati alla vicenda della Tirrenia, ma questa è solo uno scorcio rispetto a quella che coinvolge tutti i marittimi italiani.-
 Infine, nella Uil, spiccano i responsabili Caronia e Patimo, quest' ultimo perfino nostro concittadino, che sino ad oggi non pare abbia spese molto parole sull' argomento: anche costoro pare siano molto più interessati alla vicende Tirrenia.-

Da molte parti si segnala che il 2010 è l' anno internazionale del marittimo: ebbene, non poteva capitare un anno peggiore per i lavoratori del settore, costretti a mendicare il lavoro e pure trascurati dalle loro organizzazioni sindacali, che -cedendo ai ricatti armatoriali- stipulano contratti collettivi calpestando tutti i diritti e cancellando le conquiste sinora ottenuti in anni ed anni di battaglie e scioperi dai lavoratori.-
E dobbiamo annotare che invece la FIOM-CGIL si sta battendo perché a Pomigliano non passino accordi in contrasto con le legge e la Costituzione.-

Non possiamo aspettare più a lungo.-  
I marittimi aderenti al Comitato Seagull stanno decidendo forme di lotta più incisive."

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