Molfetta, il comitato Seagull propone un piano di controllo per tutte le navi iscritte nel registro-bis
MOLFETTA - Siamo costretti, come cita un comunicato, a tornare su un argomento già evidenziato perché sino ad oggi non c'è stato riscontro, mentre continuano episodi inquietanti.-
Ci rifaremo, in particolare, ai casi più noti:
1) cargo Venezia, con sversamento in mare di 200 fusti tossici;
2) naufragio del costa concordia;
3) avaria del Costa allegra;
4) vicenda della Enrica Lexie;
5) fermo della nave Bottiglieri Challenger in Alabama-Usa;
6) naufragio della GELSO M..-
Tutti questi eventi hanno, a nostro avviso, UNA caratteristica in comune: riguardano navi iscritte nel registro-bis, i cui equipaggi non comunitari sono a dir poco impreparati o negligenti, e magari allievi della nota accademia filippina.- i controlli poi sono spesso evanescenti e si traducono in una passeggiata in coperta con cadeau finale.-
Purtroppo questi episodi ricadono sulla marineria italiana e ne ledono gravemente la fama e la dignita', a causa di armatori che mirano solo al profitto.-
Abbiamo ricevuto poi numerose segnalazioni da parte dei pochi marittimi italiani imbarcati sulle navi del registro-bis, riguardanti le gravi condizioni di lavoro, il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza, nonche' deficienze igienico-sanitarie a bordo delle dette navi, inerenti queste ultime perfino alla conservazione dei prodotti alimentari.-
Queste navi compiono viaggi o rotte che non toccano mai i porti italiani e quindi sfuggono del tutto a qualsiasi controllo (visite, ispezioni o PSC).-
Invitiamo dunque gli organi in indirizzo a predisporre, anche attraverso le autorita' consolari e gli uffici del rina, con urgenza, un piano di controllo per tutte le navi iscritte nel registro-bis, soprattutto nei porti esteri; e tanto a norma dell' art. 21 del dec. leg. 271/1999 .-