MOLFETTA - Con una nota stampa il coordinatore cittadino Abbattista denuncia le gravi mancanze che hanno impedito a Molfetta di beneficiare di parte dei 340 milioni di euro erogati dalla Regione per i programmi di area vasta, diversamente altri comuni vicini, anche guidati da giunte di centro destra, hanno fatto il pieno di fondi.
“L’amministrazione guidata da Antonio Azzollini ha perso l’importante occasione dei programmi stralcio di area vasta per strutturare interventi tesi a migliorare la città grazie ai finanziamenti che la Regione ha stanziato per complessivi 340 milioni di euro”. A stigmatizzare questa grave opportunità mancata è il coordinatore cittadino del Partito Democratico, Giovanni Abbattista.
La pianificazione strategica di area vasta risponde alla necessità, avvallata dalla Comunità Europea, di costruire una nuova idea di territorio attraverso una visione condivisa e partecipata delle scelte, in cui tutti gli attori sono portatori di risorse, conoscenze, intelligenze utili ad interpretare la complessità dei bisogni.
In Puglia sono state quindi individuate 10 aree e Molfetta rientra in quella della Metropoli Terra di Bari. Scorrendo l’elenco dei comuni finanziati dalla giunta regionale manca la nostra città.
“Le cause e le responsabilità sono chiare”, spiega Abbattista. Per Molfetta sono stati presentati solo due progetti. Il primo riguarda l'informatizzazione dei servizi pubblici e potrebbe essere recuperato dopo la ricognizione dell'attuale stato dell’arte nei diversi Comuni che hanno presentato progetti simili. Pochi spiccioli a fronte dei milioni di euro che le progettazioni degli altri comuni si sono guadagnati. Il secondo un progetto per il porto non ammissibile a questa misura di finanziamento.
“L'approssimazione tutta interna al centro destra che governa la città dimostra di essere ancora una volta incapace di formulare proposte e elaborare progetti che possano cambiare il volto della città esaltandone le sue bellezze – incalza il coordinatore del Pd – E qui viene meno anche la fantomatica capacità del nostro sindaco-senatore di intercettare fondi per Molfetta”.
Qualche esempio di intervento che poteva essere finanziato? La messa in sicurezza delle lame e la protezione del centro abitato, che è valsa al comune di Cassano quattro milioni di euro.
Da Bari a Trani tutti i comuni costieri vedranno regolarmente finanziati progetti di intervento sul waterfront urbano, volgarmente la risistemazione dell'area urbanaa stretto contatto con l'acqua. Bisceglie ha ottenuto 4 milioni di euro, Trani 1,4 e Molfetta non c'è perchè non ha presentato alcun progetto... mentre il litorale di ponente è inagibile, quello di levante e il lungomare Colonna versano in stato di abbandono.
Passando ai beni monumentali: mentre il Palazzo Dogana è stato svenduto ai privati perché hanno voluto far credere ai cittadini che fosse l’unica possibilità di recuperare tale bene monumentale, ecco che scorrendo l’elenco dei progetti finanziati si legge del Comune di Corato che ha ottenuto due milioni di euro per la ristrutturazione dello storico Palazzo Gioia e del comune di Bitonto che ha presentato un progetto per il recupero di Mura Angioine e la rigenerazione del centro storico per altri due milioni di euro. “Dunque anche la via di una riqualificazione pubblica di Palazzo Dogana, come da noi sostenuto sarebbe stata possibile”, evidenzia ancora Abbattista.
E che dire poi dell’aspetto museale? Mentre l’ex lazzaretto langue nell’incuria il comune di Altamura, tra gli otto progetti presentati, ha ottenuto oltre 3 milioni di euro per il completamento di Palazzo Baldassarre e la musealizzazione dell’uomo di Altamura e altri reperti storici.
Scelte politiche? “Certo ma la questione non riguarda il colore delle amministrazioni dei comuni finanziati – specifica il coordinatore cittadino del Pd – gli esempi sopraccitati attengono infatti tutti a giunte di centro destra. La vera questione politica è la miope incapacità di governare i processi di cambiamento dell’amministrazione Azzollini. Per ottenere finanziamenti bisogna avere idee e presentare progetti, non solo in ambito portuale. Capacità che questa amministrazione, conferma di non avere”.
Da definire, per questo stralcio, ci sono ancora i fondi previsti per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici, ovvero per dotare scuole e altre strutture di pannelli solari. Ci sono poco meno di otto milioni da assegnare. Di qui la proposta di Abbattista: “Che l’amministrazione si dia da fare e candidi nuovi progetti per tenere il passo almeno sulle energie sostenibili. Poi per nuovi finanziamenti di area vasta se ne riparlerà tra due anni. Speriamo che fino ad allora si riescano a realizzare progetti utili e sostenibili per il futuro della città”.