Molfetta, fumata grigia nella Casa delle Libertà per la spartizione degli incarichi di sottogoverno
Andato a vuoto l'incontro di ieri tra i segretari politici del centrodestra. Tutto rinviato a venerdì quando saranno sciolti gli ultimi nodi
MOLFETTA - Fumata grigia, nell'incontro di ieri, tra i segretari politici del centrodestra, chiamati a discutere della spartizione degli incarichi di sottogoverno cui l'amministrazione comunale dovrà procedere nelle prossime settimane. Sono ventitre le poltrone-poltroncine e strapuntini da dividersi, tra consigli di amministrazione di Asm e Multiservizi, collegio dei revisori dei conti, nucleo di valutazione ed altri incarichi amministrativi minori.
Una torta bella grossa, ma gli appetiti sono tanti e la quadratura del cerchio non è ancora stata trovata. “Nulla di grave”, si affrettano a chiarire autorevoli esponenti della maggioranza, ma certamente nessuno può negare la presenza di alcuni segnali che indicano come qualcosa, all'interno della coalizione che governa la città, di certo non vada per il verso giusto.
Come immaginabile, a fare la voce grossa è stata Forza Italia che, dopo aver chiesto per sè la metà di tutti gli incarichi a disposizione, ha dovuto ridimensionare le sue pretese dinnanzi al netto rifiuto degli alleati e si è dovuta accontentare, infine, di portarne a casa “solo” nove, mentre all'Udc, secondo partito della coalizione, andranno cinque nomine “di peso”, tra cui spicca la presidenza dell'Asm che, ormai è certo, sarà assegnata a Francesco Nappi, già coordinatore locale dell'Italia dei Valori, recentemente passato nella Casa delle Libertà. Ad Alleanza Nazionale, invece, andranno tre incarichi, tra cui la presidenza della Multiservizi per il consigliere comunale Maurizio Solimini. Ma, ad impedire che si riuscisse a chiudere la questione della spartizione degli incarichi nella serata di ieri, sono state le pretese avanzate da un lato dal movimento Molfetta lavora rappresentato dall'assessore ai Lavori Pubblici Pierangelo Iurilli (che, come ormai è arcinoto, al di là delle dichiarazioni di circostanza, è stato indicato in giunta dal consigliere comunale eletto nel centrosinistra, Saverio Tammacco, da considerarsi a tutti gli effetti membro della maggioranza nonostante il diretto interessato continui a negare…chissà perché poi!) che avrebbe richiesto, tra l'altro, almeno un posto nell'ambitissimo consiglio di amministrazione dell'Asm. Proposta, questa, considerata irricevibile da molti all'interno della maggioranza: “Fino a quando non capiremo chiaramente se Tammacco è carne o pesce, non se ne parla nemmeno” è il ragionamento fatto da molti autorevoli esponenti del centrodestra. Ma eccessive sono apparse anche le proposte avanzate dal segretario del movimento politico Molfetta prima di tutto, mentre per quanto riguarda i Popolari per Molfetta dovrebbe essere utilizzato lo stesso criterio applicato per la nomina dell'assessore Doriana Carabellese e cioè Pino Amato (leader di questo movimento) indicherà un nome a lui gradito che entrerà "in quota" a Forza Italia. Non è ancora chiaro se incarichi di sottogoverno saranno garantiti anche a quelle forze politiche minori che, pur sostenendo Azzollini in campagna elettorale, non hanno ottenuto rappresentanza in Consiglio Comunale (Fiamma Tricolore e Democrazia Cristiana, anche se il segretario di questo partito, Mauro de Sario, è stato comunque ricompensato per l'impegno profuso in campagna elettorale con l'incarico di assessore…a Bisceglie).
Insomma tutto rinviato a venerdì prossimo quando, alla presenza del sindaco, di ritorno dai suoi impegni romani per trascorrere il week-end a Molfetta, si dovrebbero sciogliere gli ultimi nodi.