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Molfetta: dopo il blitz contro i commercianti abusivi di frutta, il centrosinistra chiede la convocazione del consiglio comunale
08 giugno 2010

MOLFETTA - I consiglieri comunali d'opposizione di centrosinistra a Molfetta di Sinistra Ecologia e Libertà e Partito Democratico avevano chiesto la convocazione urgente del consiglio comunale sul problema del commercio ambulante e abusivo.

Ora dopo l’operazione dei carabinieri hanno inviato al presidente del consiglio comunale Nicola Camporeale una nuova richiesta in tale senso a firma dei consiglieri Mauro De Robertis, Nicola Piergiovanni, Leonardo Siragusa, Giovanni Abbattista, Mino Salvemini, Pino De Candia, Saverio Patimo, Michele Di Molfetta, Gianni Porta.
 
«Una settimana fa in qualità di consiglieri comunali d'opposizione – è scritto nella richiesta dell’opposizione di centrosinistra - avevamo protocollato all'indirizzo del Presidente del Consiglio comunale una richiesta di convocazione d'urgenza del consiglio comunale poiché per la seconda volta nel giro di alcuni mesi sentivamo la necessità di porre all'attenzione della pubblica opinione e dell'Amministrazione comunale un problema annoso, quello dell'occupazione di suolo pubblico da parte di alcuni operatori del commercio ortofrutticolo.
In questi mesi non era affatto diminuita l'occupazione di suolo pubblico da parte di operatori del commercio ambulante ortofrutticolo, e negli ultimi due anni tale occupazione aveva preso forma in modo disordinato, senza il minimo rispetto delle condizioni igieniche, creando a volte serie difficoltà alla deambulazione dei cittadini, in quanto venivano occupate ampie zone dei marciapiedi e persino i passaggi per i disabili, o al traffico, rendono precaria la visibilità agli automobilisti.
Non erano mancati nel recente passato anche incendi dolosi a danno di postazioni di commercio ambulante ormai diventate inamovibili e a nulla erano valse le ripetute denunce pubbliche a mezzo stampa e tramite interventi per fatto grave registratisi nell'assise consiliare da parte dell'opposizione.
L'atteggiamento di rinvio nella disamina del problema da parte del Sindaco Azzollini è stato interpretato come segnale di debolezza istituzionale, incoraggiando quanti ritenevano di poter continuare nella nostra comunità a spadroneggiare, sotto vari profili, con prepotenza e scarso senso delle regole.
La settimana scorsa abbiamo chiesto di convocare il Consiglio comunale perché ad oggi la città non ha ancora un piano e un regolamento comunale sul commercio che disciplinino autorizzazioni, zone di vendita, divieti e sanzioni visto che i precedenti piani e regolamenti risultano scaduti e finora nessuna proposta, elaborato, relazione è stata presentata dalla Giunta Comunale nelle competenti Commissioni consiliari nè all'attenzione del Consiglio Comunale.
Perciò ritenendo quanto mai necessario intervenire con scelte che consentano da un lato opportunità di lavoro a quanti chiedono una legittima occasione di inserimento economico e sociale nella comunità cittadina e dall’altro la salvaguardia intransigente delle condizioni di vivibilità e fruizione degli spazi cittadini e del rispetto delle norme abbiamo chiesto un Consiglio comunale per discutere del Piano di commercio e per individuare, predisporre e attrezzare delle aree mercatali in modo da garantire non solo l’esercizio di attività di vendita ma anche il necessario rispetto delle norme igieniche e di garanzia dei cittadini.
Ad oggi non ci sono state risposte né dal Sindaco né dalla sua maggioranza, apprendiamo invece che in data odierna una operazione delle forze dell'ordine, coadiuvate dalla Polizia Municipale, ha disposto una trentina di ordinanze di sequestro per postazioni commerciali.
Come per altre questioni ritenevamo e continuiamo a ritenere che compito della politica sia di risolvere preventivamente i problemi della comunità trovando soluzioni generali e non particolaristiche ma evidentemente, ancora una volta, l'Amministrazione Azzollini si è rivelata incapace di governare rivelando i suoi limiti e denotando trascuratezza e improvvisazione.
Attendiamo quindi che il Presidente del Consiglio Comunale, dopo quanto accaduto oggi – conclude il documento, convochi quanto prima una riunione della massima assise cittadina per far fronte alle questioni sopra accennate».
 
 
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