Molfetta, condotta sottomarina: pareri discordanti del comitato tecnico. M5S: vogliamo vederci chiaro
MOLFETTA - Con una mozione ed un’audizione i consiglieri pentastellati Antonio Trevisi (foto), Cristian Casili, Grazia Di Bari, Mario Conca e Antonella Laricchia provano a far luce su un singolare quanto sospetto dietrofront da parte del Comitato Tecnico Regionale di VIA riguardante la procedura per la realizzazione della condotta sottomarina di scarico dei reflui depurati dei comuni di Bisceglie, Corato, Ruvo, Terlizzi e Molfetta. In data 16/02/2016 infatti, il Comitato Tecnico Regionale di VIA aveva rilasciato giudizio negativo al progetto definitivo della condotta sottomarina in oggetto per incompatibilità ambientale dell'opera; in data 24/05/2016, lo stesso Comitato, sulla base delle controdeduzioni presentate dal proponente (AQP), ha ritenuto l’intervento proposto compatibile sotto il profilo ambientale, rilasciando parere positivo, a fronte dell’attuazione di determinate prescrizioni, la cui verifica è demandata all’Autorità Regionale.
“Abbiamo convocato in audizione i Sindaci dei Comuni di Bisceglie, Corato, Ruvo, Terlizzi e Molfetta, nonchè i rappresentanti dell’Autorità di Bacino della Puglia, dell’Acquedotto Pugliese e dell’Autorità Idrica Pugliese. - dichiarano i consiglieri cinquestelle - Come sostenuto dal primo parere del CTR, infatti, la previsione di realizzare un’unica condotta sottomarina a servizio di 5 comuni è difforme da quanto previsto nella pianificazione regionale e configura “un nuovo scarico che costituisce per potenzialità il terzo scarico ‘a mare’ della Regione con gli scarichi dei due impianti operanti nell’area di Bari”. Se da una parte la previsione di scaricare con condotta sottomarina anche i reflui del comune di Bisceglie potrà portare benefici in termini di fruibilità del litorale, dall’altra non è verificata la compatibilità tecnica e ambientale di tale intervento con particolare riferimento allo scarico puntuale e concentrato di reflui prodotti da 311.398 abitanti equivalenti. Riteniamo inoltre necessario che al tempo stesso, si valuti opportunamente la possibilità di provvedere al recupero funzionale degli impianti di depurazione esistenti, al fine di assicurare che gli scarichi nei corpi idrici superficiali siano conformi alla prescrizioni del D.lgs. 152/2006, e alla realizzazione e al potenziamento degli impianti e delle reti per il riutilizzo dei reflui a fini irrigui, anche in considerazione del fatto che molte delle suddette opere sono già state realizzate e collaudate, ma risultano allo stato attuale inutilizzate e in stato di abbandono”.
I cinquestelle annunciano di aver già depositato anche una mozione finalizzata a richiedere alla giunta regionale “un nuovo riesame, da parte degli uffici competenti, onde addivenire all’annullamento in autotutela del parere positivo di compatibilità ambientale espresso, in data 24/05/2016, dal Comitato tecnico regionale di VIA in merito alla realizzazione della condotta sottomarina”.