Molfetta Città Aperta: entra a far parte di un circuito turistico-culturale
MOLFETTA - «Per la prima volta in assoluto la città di Molfetta si inserisce in un circuito turistico-culturale, strutturato e di valenza provinciale. Si tratta di una svolta storica per la valorizzazione dei siti di interesse storico architettonico e per la promozione turistica della città». Commenta così l'assessore comunale al Turismo, Leo Petruzzella, l'adesione da parte dell'amministrazione comunale di Molfetta al progetto “Città Aperte 2007” promosso dall'Azienda Promozione Turistica (Apt) di Bari e cofinanziato dal Comune di Molfetta.
“Molfetta Città Aperta” ha come obiettivo l'apertura prolungata dei principali siti di interesse storico, culturale e religioso della città che così possono essere oggetto di una maggiore fruibilità turistica. Grazie alla collaborazione della Pro Loco di Molfetta, i percorsi culturali saranno gratuitamente guidati da esperti della storia e delle tradizioni cittadine bilingua.
«I destinatari di questo progetto – spiega l'assessore Petruzzella – sono prima di tutto i turisti, sempre più numerosi, che fanno tappa nella nostra città; ma anche i cittadini dei centri limitrofi o gli stessi molfettesi che vivono all'estero e in altre parti d'Italia. Questo progetto rappresenta una sorta di “cantiere” per lo sviluppo del turismo a Molfetta, una prima esperienza sulla cui scia stiamo già realizzando tutta una serie di interventi paralleli che vanno dalla organizzazione di manifestazioni di intrattenimento come l'Estate Molfettese o Pietra Viva, al finanziamento di importanti restauri delle chiese cittadine. L'obiettivo posto dal sindaco Antonio Azzollini è quello di mettere a sistema le professionalità e le ricchezze artistiche della città confezionandole in una idonea cornice di marketing tale da rendere spendibile sui mercati turistici nazionali in tutti i periodi dell'anno un vero e proprio “Prodotto Molfetta”. In questa direzione abbiamo già avviato un proficuo dialogo con la Pro Loco e con il vescovo di Molfetta, Mons. Luigi Martetella, il quale ha qualificato positivamente l'iniziativa in atto di “Molfetta Città Aperta”».
Tre sono i percorsi turistico-cuturali predisposti dall'assessorato al Turismo del Comune di Molfetta. Il “Percorso Barocco” parte dalla Chiesa San Bernardino per poi fare tappa nella chiesa del Purgatorio, nella Chiesa di San Domenico e presso la Casa Museo di Palazzo Poli. Il “Percorso Medio Evo 1” ha come protagonista il Centro Storico con visite presso il Duomo, il Torrione Passari, la Sala dei Templari e il Palazzo Patrizio dei Gonzaga. Infine, il “Percorso Medio Evo 2” si snoda fra la Basilica Madonna dei Martiri, il relativo Museo della Pietà Popolare, gli Scavi Archeologici e l'Ospedale dei Crociati.
È possibile effettuare le visite guidate tutti i giorni dalle ore 10,30 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 21,00 rivolgendosi presso l'apposito “Info-point” istituito negli uffici della Pro Loco (in piazza Municipio, 30 – tel. 080.3359402) oppure contattando l'Ufficio Turismo del Comune di Molfetta (tel. 080.3343603 – 080.3359238).
Numerose le ricchezze artistiche che si possono ammirare lungo i tre percorsi. Nella Chiesa di San Bernardino sono custodite alcune straordinarie tele del Seicento quali “La fuga in Egitto” e “San Michele Arcangelo” di Francesco Cozza o la “Natività” di Gaspar Hovic, così come è possibile ammirare l'antico chiostro facente parte del convento quattrocentesco dei frati "Zoccolanti” e il coro ligneo. Nella chiesa del Purgatorio sono custodite invece le statue in cartapesta dello scultore molfettese Giulio Cozzoli, condotte in processione durante la Settimana Santa. Da non perdere, nel complesso della Chiesa di San Domenico, “La Madonna del Rosario” storica opera pittorica di Corrado Giaquinto, la cantoria e il pergamo in legno intagliato e dorato del XVII secolo. Altro excursus storico sarà offerto dalla Casa Museo di Palazzo Poli che “trasporta” i visitatori in un tipico ambiente domestico dell'epoca borbonica con reperti del 1800. Sull'altare maggiore della Balisilica Madonna dei Martiri si possono ammirare l'icona tardo-bizantina della Madonna dei Martiri, che la tradizione locale vuole portata dall'Oriente nel 1188 e nel transetto a sinistra, un dipinto su tavola della Madonna del Rosario di Dirk Hendrichksz, eseguito nel 1574 in ricordo della Battaglia di Lepanto (1571).