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Molfetta, caso stadio “Paolo Poli” il sindaco contro l'assessore
02 settembre 2005

MOLFETTA – 2.9.2005 Riaprire al più presto il campo sportivo “Petrone”, limitando i lavori di ristrutturazione, che dovrebbero partire a breve, al solo rifacimento del terreno di gioco. Nel frattempo il “P. Poli” sarebbe utilizzato per le gare di campionato anche dal “Bari sport” che milita nel torneo di Seconda categoria. E' la promessa verbale del sindaco al presidente del “Molfetta calcio” che aveva minacciato di mollare la società, nel caso di sovraffollamento dello stadio “P. Poli” (nella foto). Il caso è nato dalla concessione, da parte dell'assessore allo sport Mario Cantatore, dell'utilizzo del ”P. Poli” per le gare interne della squadra “Bari sport” che milita in Seconda categoria. La cosa non è stata digerita dal presidente Giuseppe de Nicolò, che ha visto in questo una scarsa considerazione dell'Amministrazione verso la prima squadra cittadina, equiparata ad una società di categoria inferiore. Inoltre, il timore che con i ritardi nello svolgimento dei lavori al “Petrone”, tutto il calcio locale chiedesse di effettuare le gare al “Poli”, appariva fondato. In tal caso, in poco tempo, il già fragile manto erboso del “Poli” sarebbe stato compromesso. Di fronte ad uno scenario del genere il presidente ha minacciato di abbandonare tutto e, per dimostrare che faceva sul serio, nella prima gara ufficiale di Coppa Italia, ha chiesto al tecnico di non schierare i nuovi acquisti. Nell'incontro chiarificatore tra la società e l'amministrazione comunale ci sono state scintille. Alle rimostranze della società, l'assessore è stato irremovibile e pare che ad un certo punto abbia chiesto di vedere i bilanci della società, uscita che è sembrata un'insinuazione. Il presidente sembra abbia risposto per le rime: “Le mostro i bilanci, se poi a ripianarli ci pensa lei”. La tensione è salita alle stelle quando è stata affrontata la questione del campo di calcetto di Ponente, che la società utilizza per la scuola calcio. Alla richiesta, inoltrata 19 luglio per l'inizio delle attività il 29 agosto, la società lamentava di non aver avuto ancora una risposta. L'assessore, forse innervosito, ha fatto un altro autogol affermando semplicemente che la richiesta era stata bocciata. A questo punto solo volati gli stracci. Il sindaco allibito per come si stavano mettendo le cose, anche perchè forse era all'oscuro delle iniziative dell'assessore, prendeva in disparte il presidente del “Molfetta calcio” per discutere in separata sede. La faccenda per ora sembra chiusa con le assicurazioni verbali del sindaco e quindi domenica prossima nella prima giornata al “P. Poli”, vedremo in campo contro il Capurso il “Molfetta calcio” al completo. Ancora un volta, anche per questioni marginali per la generalità dei cittadini, il sindaco ha svolto il ruolo di supplenza. Per forza afferma che è costretto a lavorare 14 ore al giorno: se deve pensare anche a mettere le “pezze” ai vari assessorati. Siamo certi che le polemiche continueranno, anche perché il “Bari sport” di Carlino Tattoli pare che abbia niente di meno che nel Senatore Azzollini il proprio padrino d'eccezione. Francesco del Rosso
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