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Molfetta, bandiera nera di Legambiente per l'estate 2004
Premio meritato, ma che disonora la città. L'allarme lanciato più volte solo da “Quindici”
15 luglio 2004
Molfetta è tra le quattro città pugliesi ad essersi aggiudicata la bandiera nera di Legambiente, un riconoscimento negativo destinato ai pirati del mare, al fine di denunciare i casi più scottanti di incuria, inquinamento e degrado nei confronti degli ambienti marini e costieri. Oltre alla nostra città, si sono giudicati l'ambito trofeo l'amministrazione comunale di Maruggio, il sindaco di Pulsano e il consiglio comunale di Monte Sant'Angelo. Si tratta di un “premio” meritato nei confronti dell'amministrazione comunale (verrà consegnato nei prossimi giorni al sindaco dall'equipaggio della “Goletta verde”, nella foto), come spiega il comunicato stampa di Legambiente, per via di una politica fortemente penalizzante nei confronti dell'ambiente, nonostante la sottoscrizione della carta di Aalborg e l'attivazione dell'Agenda 21 locale.
Tra le motivazioni principali che hanno portato al “prestigioso” traguardo, il sostegno che l'amministrazione comunale avrebbe dato “alla realizzazione di un complesso turistico nell'Oasi di protezione Torre Calderina, tra Molfetta e Bisceglie”, procedimento bloccato grazie al ricorso di Legambiente al Tar, fortunatamente accolto. Il complesso turistico sarebbe sorto “in deroga al Prg, per mezzo di un accordo di programma appositamente istruito, in un'area sottoposta a vincolo paesistico di notevole interesse pubblico”. Il dato che balza agli occhi, nell'elenco dei motivi dell'assegnazione della bandiera nera, è quello relativo alla quantità di spiaggia libera fruibile per ogni cittadino: appena 4 centimetri. Se ogni molfettese volesse andare in spiaggia, potrebbe poggiarvi… un dito! Gli e(o)rrori dell'amministrazione comunale di centrodestra continuano: la bozza di piano delle coste presentata favorisce, come è ampiamente visibile, la privatizzazione dell'intero litorale, “sanando, di fatto, situazioni del tutto abusive”, incurante dei pareri sfavorevoli delle associazioni ambientaliste e del forum Agenda 21. Gli interventi di riqualificazione costiera, continua il comunicato di Legambiente, sarebbero “fortemente discutibili, caratterizzati da assenza di pianificazione e progettazione; interventi estemporanei e improvvisati; pesanti e fortemente impattanti opere in cemento armato e piantumazioni assolutamente inopportune”. È un punto molto importante, non a caso il mensile “Quindici” e il quotidiano “Quindici on line”, unici media a Molfetta, continuano, ormai da anni, a denunciare una eccessiva cementificazione delle spiagge, come dimostra il muretto alla Prima Cala e la cancellazione della già scarsa spiaggia libera per favorire i lidi privati (vedi Scoglio d'Inghilterra e Bahia). L'amministrazione comunale di Molfetta non ha neppure coinvolto “il forum cittadino Agenda 21 e le associazioni portatrici di interessi diffusi, nel procedimento che ha portato alla progettazione del nuovo porto commerciale”. I nostri governanti, secondo Legambiente, non riescono a contrastare i numerosi abusi edilizi sul litorale, concedendo, anzi, “concessioni edilizie e incrementi di volumetrie che stravolgono il Prg rispetto alla fascia costiera, dove, invece, sarebbe prevista la cessione gratuita al Comune dei terreni compresi nella fascia dei 300 metri dalla battigia per la realizzazione di un grande parco urbano costiero. Legambiente auspica l'aprirsi di una stagione di confronto serio, per cercare di riportare la situazione del litorale molfettese ad un livello accettabile. Non è bastato neppure lo stop al complesso turistico di Torre Calderina a evitare questa bocciatura, come aveva erroneamente asserito qualche media locale. Come è facilmente visibile, vi sono numerosi punti negativi nell'azione dell'amministrazione comunale in materia ambientale, che ha fatto balzare Molfetta agli “onori” della cronaca nazionale. Questa volta nera, come il colore della bandiera che aleggerà sulle nostre teste in questa estate 2004.
Michele Bruno
Michele.bruno@quindici-molfetta.it
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