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Molfetta, Azione Giovani all'attacco di Vendola e Minervini per la pubblicità istituzionale
23 febbraio 2010

MOLFETTA - Azione Giovani passa all’attacco della Giunta Vendola e dell’assessore Guglielmo Minervini approvando la decisione del PDL di denunciare presunte irregolarità nella comunicazione istituzionale apparse su alcuni giornali e anche su qualche sito internet di Molfetta in forma di banner pubblicitario.
«La comunità molfettese di Azione Giovani - Giovane Italia nel PDL – dice il comunicato di Azione Giovani - , elogia l’iniziativa dei Senatori Amoruso e D’Ambrosio Lettieri e degli Onorevoli Di Cagno Abbrescia e Distaso, i quali ieri hanno denunciato al Prefetto di Bari, al Procuratore della Repubblica di Bari e al Procuratore della Corte dei Conti di Bari gravi irregolarità poste in atto dalla Regione Puglia.

La legge del 22-02-2000 (art. 5 comma 4 e art. 9 comma 1) sul divieto di propaganda, infatti, recita che: “dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le P.A. di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.

In linea con tale previsione, dallo scorso 11 febbraio 2010 (come attestato dalla Prefettura di Bari) tale divieto di propaganda avrebbe dovuto essere rispettato. Invece, dopo l’11 febbraio 2010 e per le prossime settimane la Regione Puglia ha programmato una serie d’iniziative, alcune già svolte e altre in svolgimento, clamorosamente violative di tale divieto! Tra di esse possono essere annoverate: bollenti spiriti camp, puglia show time, primavera dei diritti, puglia sociale, ecc.

Per queste manifestazioni, che obiettivamente travalicano il dispositivo posto dal legislatore a tutela della par condicio elettorale, sono state stanziate enormi e ingiustificate risorse per la comunicazione istituzionale, anche attraverso la realizzazione e diffusione di manifesti, locandine, spot tv; il tutto in piena campagna elettorale per le elezioni regionali.

Tutto ciò è gravissimo e tale violazione del divieto di comunicazione elettorale durante la “gara” costituisce il presupposto della consapevolezza che i politici regionali (in primis il presidente Vendola e l’ass. Minervini) hanno di utilizzare artificiosamente e per finalità tutt’altro che d’interesse pubblico il denaro della Regione.

Ormai sono davvero alla frutta, o forse al dolce».
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