Molfetta, Azione cattolica: raccolte oltre 1500 firme per la legge di iniziativa popolare per la regolamentazione del gioco d'azzardo. Si può firmare fino a venerdì
MOLFETTA - Sono oltre 1.500 le firme raccolte in pochissime settimane dal coordinamento cittadino dell’Azione Cattolica a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare “Tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro-giochi d’azzardo”. La proposta di legge – ricordiamo – nasce dall’azione congiunta della Scuola delle Buone Pratiche, LegaAutonomie e Terre di Mezzo. L’Azione Cattolica diocesana ha inserito questa attenzione all’interno delle iniziative della propria campagna unitaria “La vita giocatevela bene!”, nata per la sensibilizzazione di tutti i cittadini verso l’increscioso e purtroppo sempre crescente fenomeno del gioco d’azzardo e della possibile conseguente ludopatia.
Nell’ambito di tale campagna si è inteso promuovere concretamente nelle quattro città della diocesi la raccolta firme per la proposta di legge d’iniziativa popolare che vuole prevedere livelli essenziali di assistenza, misure di tutela per i minorenni, regolamentare la comunicazione di tali tipologie di giochi, istituire un osservatorio nazionale per le dipendenze dal GAP (gioco d’azzardo patologico), limitare i luoghi di gioco e introdurre divieti e obblighi per i locali preposti, nonché contrastare l’azione della criminalità organizzata che cavalca l’onda di questo sconcertante piaga sociale.
Nella nostra città sarà possibile sottoscrivere la proposta di legge fino a venerdì 21 marzo unicamente presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Molfetta, sito in piazza Municipio (dal lunedì al venerdì ore 9-13; martedì e giovedì anche ore 15.30-17.30 – presentarsi muniti di documento di identità).
Il coordinamento cittadino dell’Azione Cattolica invita quanti non abbiano avuto la possibilità di firmare nelle scorse settimane a non esitare ulteriormente e recarsi presso l’URP del Comune. Solo così si può provare insieme a regolamentare una forma di gioco che sta dilagando anche tra i minorenni, sfruttando le fragilità umane e cavalcando l’erronea convinzione del guadagno facile.