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Molfetta al centro della sicurezza in mare: perfetta sinergia tra gli operatori La cronaca delle operazioni di salvamento e cura degli equipaggi e delle operazioni antincendio e antinquinamento nelle foto
05 giugno 2023

MOLFETTA – Una chiamata d’emergenza alla sala operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Molfetta mette in moto una rete di soccorso che vede anche l’intervento degli operatori della locale divisione della Misericordia, dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Molfetta, della Polizia Locale e della Sermar.

Lo scenario è drammatico: una collisione tra due pescherecci al largo di Giovinazzo che fa registrare sei feriti, di cui alcuni gravi, un marinaio con profonde ustioni al volto e un disperso (che sarà in seguito recuperato privo di vita).

La situazione è aggravata da una falla e da un incendio a bordo di uno dei pescherecci e dallo sversamento di carburante in mare.

Fortunatamente si tratta solo di una esercitazione o meglio di una «attività di carattere complesso – come ha dichiarato la C.F. (C.P.) Giulia Petruzzi, comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Molfetta – strutturata per valutare e testare la prontezza di impiego e l’operatività di uomini e mezzi. È necessario creare una attività sinergica, soprattutto quando intervengono soggetti molto diversi».

Come ha dichiarato a Quindici la comandante Petruzzi, in merito alle esercitazioni periodicamente realizzate, «Le operazioni militari sono frequenti ma condotte all’interno delle unità operative militari, in questo caso trova il concorso di operatori militari e non, dai sanitari ai sub della Misericordia, agli equipaggi dei due motopesca, coordinati dalla Capitaneria di Porto di Molfetta».

Veniamo alla cronaca della convulsa mattinata: intorno alle ore 9.00 un motopesca allerta la sala operativa: in pochi minuti si attivano i soccorsi. Parte un primo nucleo di valutazione (CP 2102) che conferma la presenza di feriti e del disperso.

Viene attivata la sala operativa delle Misericordie di Puglia (l’emergenza è stata estesa alle Confraternite di Bari e della BAT) che invia un medico, una psicologa, quattro infermieri, una ventina di soccorritori e altrettanti logisti.

Sul GCA75 (gommone dalla Guardia Costiera) prendono posto alcuni sanitari e i sub della Misericordia che, prontamente, raggiungono il luogo del sinistro.

Sulla banchina San Corrado, intanto, viene montato un posto medico avanzato (un vero e proprio ospedale da campo) mentre la Polizia Locale si dispone per allontanare curiosi che potrebbero intralciare le operazioni di soccorso.

Nel frattempo, giungono i familiari dei feriti e del disperso, supportati dalla giovane psicologa.

I feriti, anche i più gravi, giunti in porto, vengono immediatamente curati sul posto mentre i sub, purtroppo, recuperano il cadavere del disperso.

Uno dei due pescherecci presenta solo una parziale avaria; riesce, quindi, a rientrare in porto e recarsi in cantiere.

Sull’altro motopeschereccio si verifica un principio di incendio in sala macchine: un marinaio cerca di spegnerlo ma viene colto da una fiammata e si getta in mare. Recuperato dai militari della Guardia Costiera viene condotto presso il posto medico avanzato per le cure del caso.

L’incendio richiede l’intervento dei Vigili del Fuoco che riescono a domarlo mentre gli uomini della Sermar dispongono le barriere antinquinamento per contenere il carburante sversato.

Alle 13 circa l’esercitazione si conclude con successo.

Importante è stata anche la collaborazione degli armatori e degli equipaggi dei due motopescherecci che si sono prestati alla simulazione: Saverio De Ceglie e Cosimo De Gennaro, rispettivamente armatore e comandante del “Giulia Rana” e Paolo Spagnoletta, armatore e comandante del “Marino I”.

«Abbiamo lavorato bene in sinergia e ho potuto verificare quanto sia grande la struttura della Misericordia sia per risorse umane sia per mezzi» ha commentato la comandante Petruzzi. Sinergia che diventa imprescindibile, soprattutto alla luce del protocollo d’intesa siglato nel 2022, a livello nazionale, tra Capitaneria di Porto – Guardia Costiera e Misericordie d’Italia.

Il presidente regionale delle Misericordie Gianfranco Gilardi, intervenuto all’esercitazione con il responsabile dell’Area Emergenze delle Misericordie Regione Puglia Domenico Lamanna e con la presidente della Misericordia Molfetta Tina Nanna, ha confermato la disponibilità del sodalizio a collaborare con le diverse professionalità presenti, comprese le unità cinofile.

Ciò che ha accomunato tutti gli operatori coinvolti è stata la volontà di incrementare la professionalità a servizio degli altri.

@Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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