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Minervini sull'esclusione dai finanziamenti per i P.I.R.P.: Molfetta neanche entrata in graduatoria La rivelazione dell'assessore regionale: il progetto di Molfetta non rispondeva ai requisiti formali
13 ottobre 2008

MOLFETTA - “Al Progetto presentato dal Comune di Molfetta non è stato attribuito alcun punteggio nella fase di valutazione delle proposte pervenute in Regione, in quanto non rispondeva a determinati requisiti formali richiesti dal Bando e, proprio per questo, quel progetto non è neanche entrato nella graduatoria resa pubblica nei giorni scorsi dalla collega Angela Barbanente”. Con queste parole Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva, ha commentato la notizia dell'esclusione della città di Molfetta dall'elenco dei Comuni beneficiari dei finanziamenti regionali nell'ambito dei Programmi Integrati per la Riqualificazione delle Periferie (P.I.R.P.). “Non voglio polemizzare con l'amministrazione o con i tecnici che hanno redatto il progetto di recupero del quartiere Madonna dei Martiri – ha proseguito Minervini –, mi limito solo a segnalare che, forse, con una dose supplementare di attenzione si sarebbe potuto centrare un obiettivo molto importante per la città. Ma ora non è tempo di soffermarsi su questi aspetti. Voglio ricordare che con una delibera dello scorso 5 agosto, la Giunta regionale ha stabilito che tutti i progetti presentati nell'ambito del bando P.I.R.P. e non finanziati in questa prima fase, potranno essere candidati ad ottenere le risorse necessarie per la loro realizzazione nell'ambito della nuova Programmazione Comunitaria 2007 – 2013. Questo potrà rappresentare il banco di prova per una proficua collaborazione istituzionale tra Comune e Regione nell'interesse esclusivo della città, anche al fine di non disperdere quel patrimonio di energie che, nell'ambito di una pianificazione partecipata con diverse realtà del territorio, si erano sprigionate nell'immaginare un destino diverso per il quartiere della Madonna dei Martiri, e per rilanciare e rivitalizzare una zona particolarmente 'ai margini' della nostra Molfetta. Per quanto mi riguarda, sono pronto a fare la mia parte”.
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Checché se ne possa dire, rimane fortemente assordante il silenzio della Amministrazione che non sente il bisogno di spendere neanche un rigo su questa vicenda. Agli amici Pasquale G. ed Alba Talba che sanno, sembra qualcosa in più di quello che sappiamo noi, sembra, salvo errore affidato il compito di parlare di questo. Il primo invocando le solite, odiose "parentele" in Regione ed addebitando addirittura ad un Assessore regionale di Molfetta la colpa del mancato ingresso della Città fra quelle che usufruiranno dei finanziamenti (che visione squallida dell'amministrazione della cosa pubblica!). Il secondo minimizzando gli effetti dell'esclusione, quasi convincendoci che Molfetta, in parte o in toto, non abbia particolare necessità di fare "make up". (Lo invito, se non l'ha ancora fatto, a leggersi il mio commento del 12 u.s.). La cosa che fa più rabbia è che, in alcuni interventi "pro Amministrazione a tutti i costi", leggo che dovrebbero essere gli eventuali detrattori (ma quando mai!), invece di criticare tanto per farlo, a suggerire le soluzioni!!!: ma a chi?, quando?, con quale autorità. E' l'Amministrazione che E' DEPUTATA, PER COMPITO ISTITUZIONALE AD AFFRONTARE E RISOLVERE I PROBLEMI, NON A CREARNE DI INUTILI, PER SVIARE FORSE L'ATTENZIONE DEI CITTADINI. Che dire?... ne faremo di strada con questa cultura! Un pacato invito all'Opposizione: per favore, evitate, con tutti i problemi che abbiamo localmente e centralmente, di montare un caso anche per questo, tanto non servirebbe che ad esacerbare vieppiùgli animi in Consiglio comunale, dove, l'impressione che si percepisce è quella di una continua disputa, senza nessun progresso. Abituiamoci che non sempre si può trarre beneficio da ogni cosa.


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