Massimiliano Martinelli, un violoncello al Duomo
Il musicista molfettese si esibirà in un concerto il 7 agosto
MOLFETTA - Nello stupendo scenario della Chiesa Vecchia il 7 agosto il molfettese Massimiliano Martinelli, violoncellista, si esibirà in un concerto con inizio alle ore 20.15. Ingresso gratuito.
Il musicista, già primo violoncellista dell'orchestra Cherubini (orchestra voluta dal M° Riccardo Muti) e attualmente primo violoncello dell'orchestra del Teatro Comunale di Bologna, eseguirà due tra le sei suite per violoncello solo di J.S.Bach: la prima (in sol maggiore) e la terza (in do maggiore). Inoltre verrà eseguita la sonata per violoncello solo del compositore statunitense George Crumb.
L'iniziativa rientra nel programma di manifestazioni ed attività artistico-culturali con le quali l'amministrazione comunale tende a valorizzare gli artisti molfettesi che fanno onore, per i loro meriti, alla nostra città.
Uno sguardo ai brani in programma.
Nelle Suite di Bach la risoluzione di problemi legati alla tecnica del violoncello costituiscono il fondamento su cui si basa l'intera composizione. Per adeguare il contrappunto ad uno strumento monodico per sua natura è infatti indispensabile ricorrere a tutte le risorse tecniche a disposizione e, se insufficienti, inventarne di nuove.
Ciò significa spingere la speculazione fino ai limiti imposti dalla fisica così che, come spesso accade in Bach, l'elemento oggettivo rappresentato dalla tecnica dello strumento, si carica di tali e tanti significati da trascendere il lato meccanicistico e determinare la componente espressiva delle composizioni.
Nel periodo classico e romantico spariranno le opere per violoncello solo e si darà preferenza al genere del concerto per solista e orchestra, dove lo strumento è esaltato soprattutto per le sue qualità timbriche ed espressive.
Solo nel Novecento, per un rinnovato interesse verso il dato oggettivo, alcuni compositori torneranno a scrivere per violoncello solo, tra cui, Benjamin Britten, Sofia Gubaidulina, Bernd Alois Zimmerman, Paul Hindemith, Georgi Ligeti, Gaspar Cassadò, Zoltan Kodaly Giovanni Sollima. George Crumb.
Quest'ultimo è un compositore statunitense contemporaneo che inizia a comporre in giovane età, compiendo gli studi musicali presso la University of Illinois. Nel 1965 inizia una lunga collaborazione didattica con la University of Pennsylvania, dove nel 1983 diventa Annenberg Professor of the Humanities.
Si è ritirato dall'insegnamento nel 1997. Dopo le iniziali influenze di Anton Webern, Crumb si interessò ben presto all'esplorazione di nuovi ed inusuali timbri strumentali; molto spesso nella sua musica ricorre all'uso di tecniche non convenzionali, quali lo spoken flute (il flautista parla nello strumento mentre immette l'aria), l'overpressure (negli strumenti ad arco, l'arco viene utilizzato con pressione esagerata in modo da produrre un suono distorto), il pianoforte preparato, eccetera Inoltre, ha utilizzato spesso una scrittura musicale del tutto inusuale; in alcuni suoi lavori la musica è disposta in configurazioni circolari, o a spirale.