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Mancini (Pdl): piccoli provvedimenti contro la crisi a Molfetta. Un comunicato molto improbabile L'ufficio propaganda del partito torna all'attacco, ma il sindaco Azzollini fugge davanti alle domande di "Quindici" che racconta la verità su questa amministrazione comunale di centrodestra, con una città in crisi profonda
03 maggio 2012

MOLFETTA – Il coordinatore del Pdl di Molfetta, Pasquale Mancini, torna all’attacco dell’opposizione e risponde alla critiche della Cgil e di Sel a margine delle cerimonie del Primo Maggio e da bravo berlusconiano rivendica le cose fatte dall’amministrazione di centrodestra guidata da Azzollini.
Ovviamente Mancini, come Berlusca vede le cose positive e non quelle negative: va tutto bene, Molfetta è la migliore città del mondo, sono tutti felici, non esiste disoccupazione anche perché dal porto arriveranno centinaia di posti di lavoro; non c’è crisi, le pizzerie sono piene; siamo tutti ricchi basta vedere quanti soldi sono nelle banche; non c’è criminalità è tutta invenzione della stampa e di quei monellacci di “Quindici” (ai quali il sindaco Azzollini non ha il coraggio e gli argomenti per rispondere e si affida al suo scudiero Mancini per buttare giù un po' di misera propaganda); le bancarelle di frutta e verdura sono delle boutique che ci invidiano tutti (anche i pregiudicati dei Comuni vicini); le auto incendiate? tutto falso, solo qualche marachella di vandali ai quali il sindaco rimedierà regalando loro il piccolo chimico, così si divertiranno la sera in qualche parco cittadino, ormai distrutto e inutile a bruciare panchine residue e modellini di auto, per sfogare la loro comprensibile rabbia repressa, in attesa di regalare anche a loro un bel box per la vednidta di frutta e verdura; non ci sono sprechi tranne quelli dell’Asm (che ora si butta nell’impianto di compostaggio), dei contenziosi legali, dei box dei fruttivendoli, delle strisce pedonali rosse e tanti altri soldi spesi in modo inutile; non c’è povertà (non credete alle notizie della Caritas, quelli non hanno nulla da fare e sono sempre menagramo) e a quei pochi disgraziati che sono in questa condizione l’amministrazione comunale ha dato aiuti, magari anche di tasca propria; l’ampliamento della zona artigianale a rischio idrogeologico è un modello di ingegneria idraulica: sono quelli del Tribunale delle acque ad essere ignoranti in materia, noi abbiamo il miglior ingegnere sulla piazza; i centri commerciali Fashion District e Mongolfiera non creano posti di lavoro stabile, ma portano solo soldi al Nord e non lasciano nulla al territorio, ma accontentiamoci meglio poco che niente e lasciamo perdere quei pezzenti dei commercianti locali che piangono sempre, come pure la pesca, che sta morendo, ma vuoi mettere il porto commerciale, nuovo futuro di Molfetta con navi che arrivano da tutto il mondo desiderose di portare soldi a Molfetta; i turisti vengono a Molfetta a vedere come si possa sporcare scientificamente una città… a che servono i servizi a Molfetta, è solo uno spreco di denaro pubblico; e il Pdl, nel suo comunicato dai contenuti molto improbabili, si ferma qui, altrimenti non basterebbe un elenco telefonico ad elencare i suoi successi. Salvo poi, come sta avvenendo in Italia, a scoprire che siamo in crisi, che i cittadini molfettesi dovranno pagare nuove tasse e tutto grazie alla gestione di questi anni di amministrazione Azzollini. Ma a lui, come a Berlusconi che interessa, sarà già lontano… e godersi lo spettacolo dei danni… e della propaganda nefasta. Molfetta è proiettata al futuro, come l’Italia di questi anni di follia berlusconiana, che pagano sempre i più poveri e la classe media, distrutta dal centrodestra per favorire i ricchi e gli evasori fiscali.

Ecco il comunicato di Mancini, spazio, come sempre ai lettori, per i commenti:
«Le affermazioni di Cgil e Sel – scrive Mancini - sono lontane dalla verità che ci stupiscono... Le iniziative prese in questi anni dall’amministrazione Azzollini e dalla maggioranza di centrodestra che governa la città – fa notare Mancini – nei fatti si sono dimostrate un (piccolo, modesto, locale ma importante) argine alla crisi economica che sta soffocando le Famiglie.
In particolare, Mancini sottolinea la riduzione degli sprechi nella spesa pubblica attraverso la spending review (di cui oggi tanto si parla, ma che Molfetta sta attuando già da cinque anni); il rispetto del Patto di Stabilità interno; il contenimento della pressione fiscale locale; la stabilizzazione di 48 lavoratori precari (lsu e co.co.co comunali) e 18 lavoratori precari ASM; il “Microcredito” a favore di 20 giovani imprenditori che hanno potuto così avviare o migliorare le proprie attività; l’aumento della spesa sociale a favore degli strati più deboli della popolazione, “sono solo alcuni dei provvedimenti che l’amministrazione Azzollini ha realizzato concretamente, mentre altri sindaci precedenti (oggi all’opposizione) si erano limitati a promettere”.
Molfetta è proiettata al futuro. “La nostra città –  continua Mancini - è capofila del GAC (Gruppo di Azione Costiera) per l’innovazione nel fondamentale settore della pesca; è leader in Puglia nella produzione di energia pulita con il fotovoltaico; si è classificata ai primi posti in Italia nell’ambito della creatività giovanile con il Progetto Futur@. E vanno avanti i lavori, non solo del nuovo porto commerciale, ma quelli del nuovo impianto di compostaggio dei rifiuti e le procedure per l’ampliamento della zona artigianale.
Molfetta può guardare per la prima volta  a un modello di sviluppo che fa leva su cultura e turismo con la Cittadella degli Artisti, il Museo Archeologico del Pulo, il restauro della Cappella Passari, dei cori lignei e degli organi presenti nelle chiese; il recupero del Carnevale Molfettese; l’organizzazione della Notte Bianca nel Centro Storico, i grandi concerti estivi che con un impatto positivo su commercio e strutture ricettive (ristoranti, bed & breakfast).
…Assurdo dover leggere che non si è fatto nulla per salvaguardare i beni culturali e architettonici…ma questi signori dov’erano mentre restituivamo alla Città il Centro Storico, mentre restituivamo ai commercianti Piazza Minuto Pesce, mentre lavoravamo per restituire allo splendore che meritano Largo Amente (per decenni un obbrobrio dimenticato) o i luoghi di culto e preghiera, o Largo Mammoni  o – certamente last but not least, le statue della Passione, simbolo di fede e orgoglio di ogni molfettese…
Ci auguriamo che queste assurdità siano solo frutto dell’avvicinarsi di una campagna elettorale interna alla sinistra: preferiamo credere alla cattiva fede di chi scrive e non alla sua totale ignoranza di quanto avviene in Città.
Quando stabilizzammo i lavoratori precari dell’Asm, il delegato zonale della CGIL ebbe parole di condivisione ed elogio: quel signore difendeva i sacrosanti diritti dei lavoratori… non era in campagna elettorale
».

Ma i lettori di Quindici che acquistano la rivista in edicola, leggono argomenti ed approfondimenti, dati e cifre della gestione della città, e vengono a conoscere la verità e non si fanno ingannare dalla propaganda di regime. Quindici, quelli che gli altri non dicono, l'unico media che vi racconta ogni mese e ogni giorno fatti, personaggi ed errori dell'amministrazione di centrodestra, che sta portando la città al disastro e non fa campagna elettorale, ma informazione. Alle nostre domande il sindaco non ha il coraggio di rispondere nel suo delirio di onnipotenza e di scarso rispetto per la democrazia e fugge per sottrarsi alle sue responsabilità di fronte ai cittadini, anche a coloro che lo hanno eletto. Un'ultima domanda: il sindaco vive a Roma e non conosce la sua città, ma anche Mancini in quale città vive?

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Autore: Q
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Caro Pasquale, onestamente - per me almeno - non sentivamo affatto la mancanza dei tuoi comunicati; ma non per una forma di spocchia fuori luogo, ma solo perché si pensava che ormai, con la "pax" istituitasi di fatto a Molfetta (nessuno vi rompe seriamente le scatole, a voi che governate) non fossero necessarie altre "precisazioni" delle tue. Ma no, vuoi stupirci e far capire che ci sei, per cui ...batti il colpo. Va bene!. Hai scritto quel che hai scritto: alcuni condividono, altri, almeno in questo blog, dissentono, anzi ti prendono per visionario! Ma sai, siamo sempre noi, i soliti "comunisti". Dunque, alla luce del recente "atto di forza" messo in opera dal S.S.P.(S.) - parlo della destituzione del Comandante della Polizia municipale, e visto che nessuno da Palazzo (non ho usato apposta la preposizione articolata che ci voleva davanti a "palazzo", perché l'impressione è che stiamo sempre più orientandoci verso una ...monarchia un pò, come dire? assolutista) ha avuto il garbo istituzionale di giustificare una decisione così inusuale - spero che anche tu lo riconosca - mi sarei aspettato almeno un tuo accenno. Dopo tutto, ogni tanto te ne esci con i tuoi comunicati che, a proposito di ...monarchia, a volte sembrano dei "motu proprio" papali. Allora, amico, che dici sapremo, noi Cittadini, le ragioni di un atto così eclatante. Oppure, nel quadro della "città sicura" che descrivi, avete (voi maggioranza) incominciato a "tagliare i rami inutili"? Tanto, visto che la città sembra un paradiso, a che serve un Capitano per dirigere la Polizia urbana: Basta un S.S.P.(S.). Io/noi Cittadini aspettiamo e nel frattempo, saluti.








E' evidente a tutti che il PDL, attraverso Mancini, punti a mettere sotto i riflettori le "cose" che la giunta Azzollini ritiene di aver realizzato in questi anni. Ed è altrettanto evidente che lo stesso PDL non abbia alcun interesse a mettere sotto lente le "cose" che poteva fare e non ha fatto e le "cose" che purtroppo ha fatto, peggiorando la condizione sociale ed economica di Molfetta. Personalmente non ho alcuna intenzione di fare l'elenco di queste ultime "cose"; dal mio punto di vista tale elenco sarebbe troppo lungo, con il rischio di essere prolisso e di dimenticare molte "cose". Mi limiterò, invece, a sottolineare un "cosa" madre di tutte le cose che imputo alla giunta Azzollini e dalla quale sono state generate tutte le “cose” negative che hanno colpito la comunità molfettese: LO SCARSO SENSO DELLE ISTITUZIONI DIMOSTRATO DALLA SCIATTA GIUNTA AZZOLLINI. Si parte dalla composizione della Giunta (che escludeva la presenza femminile), al sostanziale “commissariamento” del Consiglio Comunale; dall'occupazione delle municipalizzate (tanti, troppi Presidenti ASM, qualche sospetto appare legittimo), alla mancata tutela dell'interesse generale (perdurante mancata costituzione di parte civile nell'affaire Altomare). Mi fermo qui . Il tutto condito in salsa sciatteria che ha reso la nostra comunità SPORCA, INVASA DALLE AUTO ANCHE NELLA “PRESUNTA” ZONA PEDONALE, CON LE TELECAMERE INSTALLATE MA NON FUNZIONANTI, SENZA CONTROLLI, PRIVA DI UNA DIREZIONE DI MARCIA E DI UN PROGETTO. Non sarà il comunicato di Mancini a cambiare il grado di percezione che i molfettesi hanno della loro città e della loro comunità, lo rappresenteranno democraticamente alle prossime elezioni, senza nascondere nulla.

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