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Manca acqua e riscaldamento all'Apicella di Molfetta, alunni in sciopero La denuncia di una studentessa del Liceo Ginnasio a “Quindici”
20 febbraio 2008

MOLFETTA - La mancanza di acqua a Molfetta sta diventando un problema serio, una vera emergenza che ora coinvolge anche le scuole. Sono in agitazione gli alunni del Liceo Ginnasio proprio per la mancanza di acqua e di riscaldamento nella sede distaccata dell'Apicella (foto). Nelle stesse condizioni si trovano gli alunni dell'Ipssar (Istituto Alberghiero). Una studentessa del liceo ha scritto a Quindici lanciando un appello perché la situazione possa normalizzarsi. Ecco la sua testimonianza: «Sono una studentessa del Liceo Ginnasio di Molfetta, vorrei denunciare lo stato di agitazione che c'è tra noi studenti del ginnasio per la mancanza di igiene nella sede dell'Apicella che frequentiamo in quanto è da più di due settimane che i termosifoni sono spenti e manca acqua corrente anche negli scarichi dei bagni. Oggi è stato il secondo giorno di sciopero ma la presidenza non risponde e non ci ascolta nonostante nostri tentativi di risoluzione e nonostante le nostre proposte. Capiamo che non si può trovare in poco tempo una nuova sede a norma ma chiediamo alle cariche maggiori una maggiore sicurezza e igiene. Noi continueremo le protesta fino a quando non saremo in condizioni igieniche e siamo anche pronti a scioperare ad oltranza. Spero che almeno voi ci ascoltiate e ci possiate aiutare in questa denuncia. Grazie». Inutile dire che gli studenti hanno ragione e che gli amministratori e in questo caso quelli della Provincia di bari, si debbano attivare perché nelle scuole ritorni la normalità. Come si può pretendere che i ragazzi possano studiare in una situazione di carenza igienica e di mancanza di riscaldamento proprio nelle giornate più rigide? Perché l'Ente Provincia fra le altre programmazioni, anche inutili, non si attiva per installare un sistema di riscaldamento a pannelli solari per l'Apicella? Molfetta ha anche un assessore e un consigliere provinciale, cosa stanno facendo per risolvere questa situazione?
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Caro Direttore, in relazione al problema della mancanza di acqua e di riscaldamento nei locali dell'Apicella, così come giustamente denunciato dalla studentessa del Ginnasio, intervengo per fare alcune precisazioni anche perché da lei sollecitato. Vorrei sottolineare che già da tempo, in seguito alle richieste dei dirigenti scolastici, l'Amministrazione Provinciale ha disposto i controlli necessari per analizzare la natura dei disservizi. Uno dei problemi all'impianto di riscaldamento, oggi risolto, era dovuto a consistenti perdite del nuovo sistema antincendio che esauriva velocemente la riserva di acqua presente nella vasca del sistema stesso, con il conseguente prosciugamento delle cisterne di acqua asservite agli impianti di riscaldamento e idrici pregiudicando, di fatto, la possibilità che gli stessi funzionassero al meglio. Inoltre i tecnici della ditta di manutenzione ,da tempo impegnati nel tentativo di scoprire un'ulteriore perdita strutturale dell'impianto di riscaldamento, solo ieri l'hanno individuata (grazie all'uso del sonar) e, nei prossimi giorni si porrà rimedio al problema così come si provvederà a revisionare tutto l'impianto atteso che alcuni termosifoni non funzionano e necessitano di manutenzione. Come ho avuto modo di spiegare questa mattina a una delegazione di studenti dell'Alberghiero, che ho ricevuto in Provincia insieme ad alcuni tecnici, in mancanza dell'Assessore al ramo impegnato in una conferenza di servizi a Canosa, queste ultime operazioni di manutenzione richiedono lo spegnimento delle caldaie per tre/quattro giorni. In questo senso abbiamo comunicato agli studenti che ciò sarà fatto appena le condizioni metereologiche lo consentiranno per evitare loro di patire il freddo, tanto più che da stamattina l'impianto di riscaldamento è stato riattivato e il problema dell'acqua risolto. A questo punto desidero scusarmi con ragazzi, docenti e personale tutto per i disservizi che ci sono stati; con la medesima onestà vorrei rispondere, direttore, alla sua domanda circa l'interessamento dei rappresentanti molfettesi in Provincia in relazione a questo problema. Ebbene, le assicuro che in questi anni c'è sempre stata la massima attenzione ai problemi delle scuole nella nostra città, cercando di rispondere ai bisogni di tutti. In questi ultimi tre anni abbiamo messo in atto interventi per svariati milioni di euro a favore dell'edilizia scolastica molfettese come mai era avvenuto in passato; a titolo esemplificativo, abbiamo sostituito il tetto in cemento amianto dell'alberghiero ( sede di via Giovinazzo), dove in questi giorni sono in atto i lavori di sistemazione dell'impianto di riscaldamento; abbiamo provveduto alla messa a norma dell'Istituto Commerciale e per Geometri, del Liceo Socio-Pedagogico, dell'Apicella e abbiamo creato nuove aule al Professionale Mons. Bello oltre che garantire l'utilizzo della palestra. Inoltre sono in atto ingenti lavori all'Itis e la progettazione di una nuova ala per altre classi al Mons. Bello e tra qualche mese anche la messa a norma del Liceo Classico. Lungi dalla convinzione di aver risolto tutti i problemi, non c'è dubbio che in questi anni molto è stato fatto, così come nuovi interventi saranno inseriti nel prossimo bilancio. Mi preme sottolineare che la Provincia da qualche mese si è dotata di un piano che prevede l'installazione di pannelli solari sui 248 plessi scolastici di competenza della Provincia. Ora partiranno le procedure per attingere finanziamenti statali ed europei tenuto conto che le risorse da reperire sono nell'ordine di decine di milioni di euro. Infine invito ad una riflessione la comunità scolastica del Liceo Classico di Molfetta, che da sempre vede il Ginnasio lontano dal Liceo. Al fine di risolvere tale problema, rilancio la proposta di utilizzare gli spazi dell'ex Biblioteca Comunale più tre aule in uso alla Scuola media Pascoli (tutti di proprietà comunale), e di attivarsi, in prossimità della nuova scadenza elettorale, a spingere le coalizioni ad assumere impegni in tal senso. Cordiali saluti. Antonello Zaza

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