MOLFETTA - Da alcuni giorni squadre della Multiservizi, attrezzate con mezzi idonei stanno operando dei rappezzi sulle buche ed irregolarità più vistose delle strade cittadine; almeno di quelle che potremmo definire di grande attraversamento, come via S. Francesco d’Assisi, via D’Azeglio (parzialmente, alla data) ed altre. L’intervento, almeno da quello che possiamo percepire e vedere finora, si limita a “individuare” l’area del fondo stradale più danneggiato o con vistose buche che mostrano addirittura il sottostrato di ciottoli, spruzzare la zona con del bitume in forma liquida e versarvi sopra un conglomerato bituminoso “freddo” che poi viene consolidato ed incollato allo strato pre-esistente, passandovi sopra con un rullo compressore.
In questo modo le strade trattate assumono un aspetto tipo patch work che, certamente risolve – quanto a lungo, visti i precedenti interventi di questo tipo, non è dato sapere – il problema immediato legato alle trappole che, le buche profonde, costituivano sia per le meccaniche dei veicoli in transito, sia per i pedoni che vi passavano magari in scarsa visibilità, ma sono ancora lontanissime da quello che forse noi soltanto? avevamo capito quando, qualche settimana fa, il glorioso comunicato di un Assessore della Giunta in carica aveva anticipato l’imminente rifacimento delle strade cittadine. Addirittura, se non ricordiamo male, si parlava di un impegno finanziario importante (circa tre milioni di euro) che l’Amministrazione aveva finalmente reperito accendendo un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, dedicato interamente a questi interventi.
Per correttezza di informazione, osserviamo che in certe strade – selezionate con criteri a noi ignoti e che non ci interessavano più di tanto, in previsione del malinteso (da noi?) metodo di intervento - è stato “scarificato” (grattato via) lo strato di asfalto vetusto e si è ricoperto di un nuovo manto (via Sallustio, via Mastropierro, un pezzo di corso Dante, vicino alla chiesa del Purgatorio, un tratto di via Molfettesi d’Argentina e forse altri).
Qualche settimana fa una nostra news letter riportava i nostri dubbi su di un’altra “operazione” che altre squadre della Multiservizi stanno realizzando, cioè il rifacimento delle strisce di attraversamento pedonale, rendendole molto più visibili (bande bianche su sfondo rosso), di quanto non fossero quelle “classiche” (bande bianche sull’asfalto, direttamente). A questo proposito ci ponevamo dei dubbi non certo sull’utilità dell’intervento, ma sulla tempistica (in previsione dell’imminente riasfaltatura, che noi intendevamo radicale, in mancanza di altre precisazioni da chi di dovere) sull’asfalto delle strade.
Affermavamo che forse non sarebbe stato opportuno effettuare la ripitturazione delle strisce adesso, ma farlo dopo, a strada riasfaltata.
Bene, tornando all’epigrafe possiamo quindi affermare che pur non possedendo doti divinatorie particolari, anzi non possedendone affatto, ma solo rifacendoci all’esperienza pregressa sui così detti lavori pubblici, non ci sbagliavamo di tanto.
Non crediamo siano necessarie foto descrittive su quanto scritto, ci limitiamo solamente ad allegarne una che dà l’idea palese di quanto avevamo previsto e quanto siano sprogrammati (lasciateci correre questa …parolaccia, ma pensiamo che la dica tutta sull’usanza dura a morire, anche in periodi come l’attuale, di non coordinare i lavori) gli interventi fatti con il denaro pubblico! Infatti l’immagine mostra lo stato del passaggio pedonale recentemente rifatto all’incrocia fra via S. Francesco d’Assisi e via Ribera – dal quale avevamo preso spunto per denunciare l’intempestività del lavoro di rifacimento delle strisce, in vista dell’intervento …imminente sull’asfalto. Quella che si vede è una piccola “stortura” ma emblematica, che lasciamo a voi lettori giudicare. Per la documentazione visiva dei lavori di …(non)riasfaltatura, pensiamo che la migliore testimonianza possiate averla percorrendo le strade citate e le altre che si faranno.
P.S.: Sappiamo che l’ammontare del finanziamento è di tre milioni di euro; allora ci viene spontaneo osservare: è questo il costo dei lavori così come sembra saranno realizzati (sistema “patch work”) oppure l’ammontare si riferisce al rifacimento completo del manto stradale, pur se di alcune grandi strade di traffico? E, di conseguenza, se l’onere (per i lavori in corso d’opera) fosse minore del finanziamento stanziato, che cosa si farà con la differenza? Noi pensiamo che i Cittadini abbiano il diritto di conoscere queste questioni, quindi ci aspettiamo delle risposte, di cui ringraziamo in anticipo.
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