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La strada per Torre Calderina a Molfetta inagibile e a pezzi. Luoghi di lavoro inaccessibili. Sicurezza a rischio. La denuncia di un cittadino
16 luglio 2025

MOLFETTA – Ancora una volta ospitiamo la denuncia di un cittadino che conferma come l’amministrazione comunale di Molfetta sia assolutamente inadeguata. Le grandi opere pubbliche, destinate tra l’altro ad essere abbandonate, non rispondono ai bisogni dei cittadini, ma solo alla gestione dei fondi statali e regionali.

La manutenzione ordinaria delle stesse opere, basta guardare i giardini e il verde curato con i piedi e lasciato appassire per incuria o incompetenza, ne sono la prova evidente. Sembra che gli assessori facciano a gara a chi fa peggio nel rendere la città più sporca, brutta e cattiva. Però restano inchiodati alle poltrone e agli stipendi, che fuori non avrebbero.

Ecco la lettera inviata a Gabriele Vilardi, coordinatore di Sinistra italiana Molfetta, da un coltivatore che non riesce più ad accedere al proprio fondo per la strada dissestata che conduce a Torre Calderina. Sì proprio a quel bellissimo monumento fatto restaurare dal Comune, peccato che poi sia irraggiungibile come mostrano le foto. E la sicurezza? Non è un problema del Comune, almeno fino a un incidente, che speriamo non avvenga?

Ma l’ufficio propaganda del sindaco è sempre pronto a produrre un comunicato sulle “meravigliose” opere realizzate a Molfetta. Ma, come sempre, non si dice la verità, o la si dice a metà.

A raccontare come stanno le cose, ci pensano i cittadini, ormai stanchi dell’inefficienza di tutto l’apparato comunale, municipalizzate comprese.

Ecco la lettera:

«Ciao Gabriele, volevo informarti di una situazione riguardante Molfetta, in particolare la zona di Torre Calderina. Mio padre sono più di dieci anni che va al comune e ai vigili urbani perché l'accesso alla sua campagna (è un coltivatore) è reso inagibile. Non c'è praticamente più asfalto né proprio la strada. L'unico accesso non è più percorribile.

Qualche anno fa scrissi anche a una testata giornalista per denunciare la cosa ma la cosa passò in sordina.

Ti giro le foto per darti un'idea.

Mio padre negli anni ha dovuto interrompere la coltivazione in quel terreno perché era diventato sempre più rischioso recarsi lì.

Ogni volta che è andato a contestare, anche mettendo per iscritto, la cosa è stata fatta rimbalzare da vigili al comune e viceversa, insomma, mio padre non è mai stato preso in considerazione. Sta di fatto che è proprietario di un terreno cui non si può più accedere per il crollo della strada.

Mio padre da qualche mese è andato in pensione e si è stancato di questa situazione che dura da tanti anni, proprietario di un terreno cui non si può accedere da diversi anni, quindi né coltivabile, né vendibile, né usufruibile in alcun modo, nemmeno per farsi una scampagnata».

Una denuncia precisa, che resterà inascoltata da chi è impegnato a realizzare l’ennesimo palazzetto o una pista ciclabile che toglie spazio ai parcheggi, ma resta deserta. Importante, come dice il sindaco, è intercettare i contributi e dare l’appalto per far “girare” l’economia.

Agli assessori non resta che augurare buona permanenza nei loro uffici con aria condizionata. I cittadini possono attendere. Ma sono stanchi.

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