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La scultrice molfettese Maria Addamiano espone a Terlizzi Inaugurazione venerdì 5 marzo ore 19,30 via Marconi 3/5
03 marzo 2010

TERLIZZI - La scultrice molfettese Maria Addamiano espone dal 5 al 20 marzo a ADSUM Arte Contemporanea con la mostra: "Della Donna...Il canto", inaugurazione venerdì 5 marzo alle 19,30 in via Marconi 3/5 a Terlizzi con intervento musicale di Marta Binetti – oboe – e Vincenzo Lisena – piano.Testo critico di: Luigi Dello Russo. Mercoledì 10 marzo: Performance a cura di Fedele Depalma – mandolino e Simona Armenise – chitarra, dal titolo “Il Mandolino e la Belle Epoque” alle ore 19.

Riciclart e rivivart sono due termini nuovi ma già diffusi. In che cosa consistono e cosa indicano? Nel riciclare e far rivivere materiali di risulta a fini artistici.
L'ambivalenza del mezzo è ambivalenza del fine: non solo si sceglie in questa società dello spreco un uso più sobrio e quindi più etico, dei rifiuti a fini ecocompatibili, ma soprattutto si lascia un più ampio spazio alla creatività soggettiva. La carta, che è originariamente albero, cioè una delle più belle forme - materie di natura, è lo strumento e il mezzo per Maria Addamiano (nella foto, un'opera dell'artista) di fare arte di valore.
La manipola, la accartoccia, la plasma fino a darle quell'assetto tale da divenire espressività contemporanea.
Un'invenzione tecnica, un gioco? Mica tanto, o meglio anche questo…ma il risultato finale ed ultimo è pura resa formale moderna.
Gran parte della scultura del XX secolo a partire da Rodin, dominante la visione impressionistica della luce - materia, si è andata modificando da statuto della plastica a resa dell'estremo pittoricismo: Alberto Giacometti e Germane Richier ne sono gli interpreti e i testimoni più alti e rappresentativi.
Quel pittoricismo che fa risaltare gli sbattimenti della luce rendendo dolenti o drammatiche le composizioni. Quelle dell'Addamiano sono prevalentemente temi sacri, divenuti ora sofferenza carnale umana nella specificità femminile: abbandoni, deliqui, macerazioni di fronte ai violenti eventi di questi decenni che sembrano sancire un ritorno di ferinità.
Ma l'occhio dell'artista è quello della "pietas": universale.. oltre ogni forma storica di religione istituzionalizzata, per essere solo religiosità umana.
Per info: www.retearte.it   - adsum.arte@libero.it   Tel. 3476502478

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