I Cobas della scuola: per l’ins. Stefano Bufi di Molfetta giustizia è fatta, e adesso chi paga?
MOLFETTA - Dopo quasi 10 anni, finalmente, può dichiararsi conclusa la vicenda che aveva coinvolto l’ins. Stefano Bufi, noto dirigente sindacale a livello provinciale e nazionale, che si era visto irrogare una serie di provvedimenti disciplinari solo perché’ nell’ I.C. in cui lavorava, aveva cercato negli anni di tutelare i diritti dei lavoratori e di assicurare il rispetto della normativa scolastica.
L’ins. Bufi pochi giorni fa, con due distinti decreti “con oggetto:-“Bufi Stefano c/ Ministero dell’Istruzione e del Merito. Sentenza del Tribunale di Trani – Sezione Lavoro n. 1700/2022 – Affare Legale 4047/2018 - annullamento sanzioni disciplinari censura”;
-”Bufi Stefano c/ Ministero dell’Istruzione e del Merito. Sentenza del Tribunale di Trani – Sezion Lavoro n. 1700/2022 – Affare Legale 4047/2018 - annullamento decreto del d.s. n. 3118 del 20.06.2016”;
ha ottenuto definitivamente sia l’annullamento delle sanzioni disciplinari delle censure che quello relativo alla sospensione dall’insegnamento (con totale riaccredito delle somme) (...in esecuzione dell’annullamento del suddetto Decreto deve essere riaccreditata al ricorrente, ins. Stefano Bufi, la somma di €266,06”.. per il periodo dal 7 al 16 ottobre 2015.)
I Cobas Scuola della Provincia di Bari nel chiedersi a chi saranno addebitate le spese processuali (Forse ai Dirigenti scolastici?!)”... condanna il MIUR resistente al pagamento delle spese processuali del ricorrente, che liquida in € 259,00 per esborsi e € 800,00 per compensi al difensore, oltre Rsg Cap e Iva come per legge «esprimono viva soddisfazione per l’epilogo di questa ”triste vicenda”, ricordano a taluni dirigenti scolastici “distratti” che le scuole non sono feudi autonomi, ma istituzioni pubbliche garantite dalle leggi e dalla Costituzione italiana» e che i Cobas saranno a fianco di tutti quei lavoratori che lottano ogni giorno perché le scuole siano presidio di legalità.