La resistenza in Abruzzo: incontro dell’Anpi (Associazione partigiani) di Molfetta con le sezioni Anpi Aventino
MOLFETTA - A seguito del gemellaggio tra l’ANPI (Associazione nazionale partigiani) Molfetta e l’ANPI Palena, una delegazione di soci della sezione ANPI molfettese è stata ospite delle sezioni dell’ANPI Aventino per un approfondimento sulla Resistenza nei territori compresi tra il fiume Aventino e il fiume Sangro.
La delegazione è partita venerdì 24 ottobre ed è stata ospite inizialmente della sezione di Casoli, dove ha incontrato, oltre la vicepresidente Federica Di Giuseppe e il presidente della sezione di ANPI Aventino/Lama dei Peligni Antonino Amorosi, il sindaco Massimo Tiberini, la Presidente della sezione ANPI di Gessopalena, Cecilia di Paolo e, infine, la Presidente dell’ANPI di Lanciano, Maria Saveria Borrelli. Si è parlato diffusamente della brigata Maiella, delle sue origini, dei suoi comandanti, delle azioni militari a partire dall’Abruzzo a finire ad Asiago. Il Sindaco ha anche illustrato l’impegno dell’amministrazione nella realizzazione di un museo, in parte diffuso nella città, in parte allocato nel Castello di Casoli, relativo al campo di internamento/concentramento di Casoli. Il giorno dopo, accolti dall’Assessore alla Cultura di Civitella Messer Raimondo Adele Garzarella, il gruppo ha effettuato con lei un’escursione storico-geologica lungo un tratto della linea Gustav.
Nel pomeriggio del 25 ottobre, il Presidente della sezione di ANPI Aventino/Lama dei Peligni Antonino Amorosi e la Vice presidente Francesca Larcinese hanno ulteriormente approfondito le informazioni sulle azioni della brigata Maiella nell’area compresa tra le città di Palena e Lama dei Peligni; successivamente il gruppo ha visitato il Mausoleo della Brigata Maiella, la località di Sant’Agata, luogo di una strage di 30 civili perpetrata da nazi-fascisti e, infine, la città medievale di Gessopalena. L’esperienza è stata molto intensa e proficua, fornendo numerose informazioni relative a quello che è stata la Resistenza armata e “umanitaria” delle popolazioni abruzzesi nell’inverno del 1943 ed estate 1944.