MOLFETTA - ‹‹La poesia non è un libero movimento dell’emozione, ma una fuga dall’emozione; non è l’espressione della personalità, ma la fuga dalla personalità›› (Thomas Stearns Eliot, Tradizione e talento individuale, 1920).
E, proprio la poesia, è stata la protagonista della serata di primavera, tenutasi presso la libreria “Il Ghigno” martedì 27 marzo, che ha visto partecipare i maggiori poeti locali. Da Maria Addamiano a Mimmo Amato, da Luigi Armentano e Maria Nappi a Mariella Binetti, da Buonarota Natale ad Ada De Judicibus Lisena, da Iole de Pinto a Marco Ignazio de Santis, da Michele de Virgilio a Giuseppina di Leo, da Zaccaria Gallo a Loredana Pietrafesa e Lucia Sallustio. Ha presentato la serata e in conclusione letto alcune delle sue poesie, Gianni Antonio Palumbo, redattore della rivista Quindici.
Ognuno di questi poeti ha letto alcune sue poesie, diversissime tra loro per significato, genere, figure retoriche utilizzate, melodia… Ognuno è stato in grado di emozionare il pubblico in pochi minuti, di far smuovere dentro i ragazzi e gli adulti presenti brandelli di anima, di far riflettere sulle ingiustizie della società odierna e suoi pregi di questa società, di far ascoltare il suono del mare infrangersi nella risacca dei ricordi.
La serata, forse un po’ troppo lunga, ma sicuramente interessante, è stata seguita da un folto pubblico, che si è mostrato estremamente interessato. La bravura di questi nostri poeti è stata proprio quella di riuscire a tenere quasi in apnea il pubblico mentre leggevano.
Per chi fosse interessato, i libri di ognuno di loro si possono acquistare presso la libreria “Il Ghigno” anche nel periodo delle festività pasquali per trarne spunti di riflessione o, semplicemente, per gustarne i versi.
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