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La giornalista Giuliana Sgrena presenta il suo ultimo libro “Dio odia le donne” alla libreria “Il Ghigno” di Molfetta
11 febbraio 2018

MOLFETTA - In cammino per l'otto marzo Giornata internazionale della donna. “Ancora oggi i maschi tolgono la parola alle donne”. Giuliana Sgrena, giornalista, storica inviata del “Manifesto” presenta il suo ultimo libro “Dio odia le donne” giovedì 15 febbraio ore 19 Libreria Il Ghigno Molfetta. Interazione letteraria Prof. Giovanni Pappagallo.

“Dio odia le donne perché/ se vuoi abortire il medico obiettore ti dice di no. / Dio odia le donne perché / se metti una gonna corta te la sei cercata. / Dio odia le donne perché / meglio morta che libera”.

“Dio odia le donne” di Giuliana Sgrena a dispetto del titolo è un libro scritto per gli uomini e dagli uomini andrebbe letto e inteso. Il Dio di cui parla l'autrice, infatti, assomiglia troppo al maschio che, in millenni di storia, non solo ha costruito un mondo a sua immagine ma lo ha reso sacrale attraverso le religioni. “Sottomissione, pudore, castità, modestia, impurità sono i termini associati dalle religioni alle donne per sminuire la loro potenzialità”.

La libreria "Il Ghigno" è convenzionata con il bonus 18App e la Carta del docente. Ingresso Libero. Prenota la tua copia autografata.

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"Dio odia le donne"! Cos''è una provocazione? Un modo di dire, così come ce ne sono tanti per scaricare le proprie responsabilità? Altrimenti è una "bestemmia" bella e buona, e senza scuse e ma.... I modi di dire! Quanti ce ne sono di questi "modi di dire" - "Ciao, come stai? - Grazie a dio sto bene, tu?" - "Anch''io sto bene grazie a dio" - Coloro i quali stanno male cosa dovrebbero dire? - "Sto male per colpa di dio" - Che dio è mai questo? La cultura religiosa di massa fa anche dire quando un essere umano a noi caro o no muore, per colpa del caso, di una malattia, un incidente:" - "dio ha deciso così, ha voluto porre fine alla sua vita" - Chiara la bestemmia, un dio così non dico che non esiste, non può esistere. E'' assurdo dare meriti e colpe a un dio di tutto quello che accade in natura, terremoti e guerre, violenze e soprusi, obbrobi e vituperi umani voluti e dettati da uomini votati al potere e sete di guadagno rendendo i propri simili anche schiavi delle proprie voglie. Tutte le religioni del mondo hanno commesso (ancora lo fanno) simili e disumani comportamenti. Ancora oggi c''è chi afferma che eventi naturali disastrosi e tragici per l''uomo, sono dovuti a dio per punirci dei peccati! Un dio sciocco per sciocchi! Anche se sono state prese le distanze da tutto ciò, molti anni fa non era così, si faceva credere alle masse popolari fosse proprio così: dio irato scatenava le forze della natura per punire i suoi figli disobbedienti, peccatori. Anche le guerre sono state giustificate con motivi religiosi. Quasi sempre gli uomini facevano le guerre all’ombra di stendardi ed emblemi delle rispettive religioni, i sacerdoti impartivano benedizioni. Per secoli la Croce e la spada sono state unite. Così è stato fatto per il femmineo, la donna. Alcuni esempi, tratti da opere dei Padri della Chiesa: l’elenco delle loro invettive contro le donne sarebbe troppo lungo: “Donna, tu sei la porta del diavolo” – dice Tertulliano. Clemente Alessandrino: ““a ogni donna reca vergogna il solo pensare che è donna” – per Origene - e “le donne debbono cercare la saggezza, come gli uomini, anche se gli uomini sono superiori e hanno in ogni campo il primo posto, a meno che non siano troppo effeminati.” - per Giovanni Crisostomo – ““è veramente maschio colui che ignora il peccato, ossia la fragilità femminile”, e “la donna rappresenta la carne e le passioni, mentre l’uomo è il senso razionale e l’intelletto” – “la mente della donna è alquanto infantile” . Ma è con Agostino, forse, che il cristianesimo raggiunge l’apice della misoginia. La conversione è vista da Agostino come liberazione dal desiderio, dalle tentazioni della carne, e lo stato di grazia può essere raggiunto solo esorcizzando la donna. “Non c’è nulla che io debba fuggire più del talamo coniugale – scrive nei Soliloquia – niente getta più scompiglio nella mente dell’uomo delle lusinghe della donna, e di quel contatto dei corpi senza il quale la sposa non si lascia possedere.” In natura non esistono “superiorità”, solo ”diversità”, quelle diversità cui il maschio (non l’uomo) ancora non comprende e accetta. Per la continuazione della vita sul pianeta, dobbiamo accettare le diversità, quelle diversità che arricchiscono la nostra vita, con compiti e ruoli che la natura ha affidato ad ognuno di noi. Se non accettiamo queste “parità” nelle diversità, siamo destinati a scomparire dalla faccia della Terra. - E’ scritto in una Bibbia nella sua versione in latino: “Dio creò il mondo e lo lasciò alle dispute degli uomini”. ( da Pace e disarmo culturale – Raimon Panikkar)
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