La Confraternita di Sant’Antonio e l’Avs Onlus Molfetta, insieme per il sociale
MOLFETTA - Mostrare solidarietà verso gli altri significa, come diceva don Tonino, sporcarsi le mani per prendere parte dei problemi di chi fa parte della nostra comunità. Significa servire un legame di fratellanza che ci unisce ai nostri simili: un sentimento di umanità che ci spinge a far nostri i bisogni e le difficoltà di chi conosciamo poco o non conosciamo affatto.
Il Covid-19 ha investito l’Europa, l’Italia, Molfetta, con una violenza inaudita: migliaia sono le famiglie colpite. Molte di più quelle che non sono in grado di sopportarne le conseguenze economiche. E allora la solidarietà si è messa in moto per aiutare le persone più fragili in questo lungo periodo di isolamento a causa dell’epidemia.
La Confraternita di Sant’Antonio di Molfetta e l'AVS Onlus Molfetta attraverso i propri rappresentanti, il priore Giuseppe de Bari e il presidente Giovanni Angione coadiuvati da altri volontari, nel loro piccolo hanno voluto dare un senso a questo sentimento creando una fitta rete di consegne di generi di prima necessità a circa 40 famiglie molfettesi in difficoltà. Una piccola goccia, certo, ma si sa che l'oceano altro non è che un insieme di gocce.
“Un gesto spontaneo - ha dichiarato il Priore Giuseppe de Bari - ci è sembrato giusto aderire a questa meravigliosa iniziativa in collaborazione con AVS Molfetta. Ringrazio il presidente Giovanni Angione per l’opportunità. Noi internamente curiamo già questo tipo di attività attraverso la Cassa Pane di Sant’Antonio ma in questo periodo serviva di certo un surplus di energie".
Un triduo pasquale diverso ma non certo meno intenso di passione. Un gesto semplice che tutti ci auguriamo non rimanga unico nel suo genere. Perché, mai come in questo periodo, così spesso privo di genuinità questi gesti possano servire a contagiare soprattutto chi dona.