L’Hockey Club Promove al lavoro
HOCKEY
“Chiamata alle stecche” per i molfettesi dell’Hockey Club Promove, che agli ordini del riconfermato tecnico Michele Poli, hanno iniziato la preparazione in vista della prossima stagione agonistica che partirà a novembre con la Coppa Italia, mentre il campionato di A2 inizierà nel nuovo secolo, ossia gennaio 2000. Le partenze di Antonio Cirilli (Bassano del Grappa), Mastropierro (Scandiglianese) e Squeo (Salerno) permetteranno a molti giovani di trovare posto in prima squadra. Mastropasqua in porta, Lezoche e Spadavecchia in attacco e De Robertis in difesa partono come sicuri titolari, mentre Agrimi, De Bari e Di Lernia si contenderanno la quinta maglia.
Accanto a questi approderanno nella rosa i quindicenni della “Primavera”, Azzollini, Uva e Farinola. Insomma ancora una volta una squadra giovane tutta indigena. Gli obiettivi sono quelli di sempre: per la squadra maggiore è la promozione in A1 che quest’anno vede tra i contendenti più attrezzati il Castiglione e il Viareggio A.S.H., mentre la squadra juniores punta a riaffermare la leadership nazionale sia in Campionato che in Coppa Italia. Una supremazia sancita dalla chiamata nella nazionale juniores di Lezoche e Di Lernia. Gli obiettivi possono essere raggiunti dal club molfettese, soprattutto per la squadra maggiore che potrà contare sul ritorno di Lezoche, che l’anno scorso è stata l’artefice della promozione del Reggio Emilia in A1. Oltre a Lezoche potrebbe ritornare a calzare i pattini Angelo Airoldi. L’atleta molfettese sembra aver superato i motivi personali che l’avevano costretto alcuni anni fa ad abbandonare lo sport agonistico.
E per finire registriamo le lamentele del tecnico delle squadre giovanili, Lezoche, che non ritiene appropriati gli orari che il Comune ha stabilito. “Quest’anno al palazzetto ci saranno altre società di pattinaggio artistico. Il Comune all’hockey ha assegnato le ore pomeridiane, senza considerare però che i piccoli atleti che frequentano le elementari, quest’anno hanno il rientro pomeridiano e quindi se non vengano modificati gli orari, questi bambini non potranno fare sport”.
F. d. R.