L'Udeur denuncia: la riorganizzazione regionale declassa l'ospedale di Molfetta
MOLFETTA - Nuova denuncia dell'Udeur sui danni che provocherebbe all'ospedale di Molfetta la riorganizzazione sanitaria regionale declassando l'ospedale.
«Dopo il furto perpetrato nei confronti della città riguardante la mancata destinazione del Preventorio a Casa di Riposo per anziani e Centro Riabilitativo, indispensabile per la nostra comunità, pur avendo speso, a tal scopo 10 miliardi di vecchie lire, per adibirlo invece ad una dependance della Lega del Filo d'Oro di Osimo con una ulteriore spesa di 6 miliardi di vecchie lire e finora inutilizzato, giunge il regalo di Natale 2007 – è scritto in un documento a firma del sub commissario regionale Lillino Di Gioia, del segretario politico Mauro de Robertis, dei consiglieri comunali Mariano Caputo e Paolo Minervini e del responsabile sanità del partito Damiano Capurso -.
In una conferenza stampa tenuta dalla dr. Lea Cosentino, commissaria della ASL BA, è stata annunciata la programmazione per il futuro degli Ospedali della intera Provincia di Bari.
Guarda caso, l'ospedale di Molfetta, pur dovendo coprire una utenza di oltre 90.000 abitanti (tra Molfetta e Giovinazzo, pur essendo snodo fondamentale e di maggior rilevanza del Nord barese, viene classificato nella ultima categoria (Ospedale di Base minimale) a cui dovrebbero essere garantiti solo 4 reparti-base (medicina, chirurgia, ortopedia e ginecologia peraltro assente a Molfetta).
Una classificazione che declassa il nostro Ospedale relegandolo tra quelli meno qualificati, non rispondendo alle reali esigenze della popolazione, (terza città della Provincia di Bari) con una evidente penalizzazione rispetto a quanto auspicato, atteso e dovuto.
Tutto ciò finora nella completa indifferenza o colpevole connivenza dei nostri rappresentati regionali, incapaci di assicurare la salute dei cittadini nel territorio di loro appartenenza e dal quale hanno ricevuto larga parte dei loro consensi.
Altrettanta indifferenza da parte del Sindaco e della Amministrazione comunale, che dovrebbero alzare barricate rispetto a tale evidente ingiustizia.
Ci facciamo pertanto interpeti e portavoce di una reazione popolare che, ad alta voce, reclama rispetto e giustizia sociale.
Siamo stati nel passato protagonisti di una battaglia per il Preventorio e per l'Ospedale, torniamo pertanto a porre l'attenzione della opinione pubblica i problemi più importanti per il bene comune.
Invitiamo pertanto, a prescindere dagli schieramenti politici, Assessori e Consiglieri Regionali, Sindaco e Consiglieri Comunali, forze sociali, associazionismo e tutta la cittadinanza a condividere questa nostra battaglia ponendo con forza la giustezza delle attesa della nostra comunità».