Le procedure dello Stato sono in molti casi piuttosto complicate ed antiquate. E’ da circa quindici anni o più, che i diversi Governi succedutisi tentano di modernizzare lo Stato. Sono state promulgate leggi che vanno nella direzione dello snellimento delle procedure del rapporto fra l’Amministrazione ed i Cittadini. Ormai è acclarato ed accettato da tutti il fatto che la complicazione degli iter burocratici, contribuisca in modo cospicuo all’inefficienza generale della macchina, con danni anche patrimoniali per il cittadino e per lo Stato medesimo, con formazione di ‘rendite di posizione’ da parte di alcune Categorie sociali ed in generale, con un’inutile, indesiderato appesantimento della maledetta burocrazia. Non bisogna nascondere che nell’elefantiasi procedurale ancora ben radicata, si inserisce in modo subdolo la delinquenza comune, che trae un indebito beneficio da queste situazioni abnormi, forse ancora esistenti in alcune realtà nazionali, ma da tempo bandite nei così detti PAESI AVANZATI nel cui novero l’Italia dovrebbe essere compresa.
Un esempio di questa tendenza al conservatorismo burocratico ci viene offerto da una situazione vissuta in un Ufficio esattore di tasse, al servizio dell’Amministrazione regionale
In questa struttura, frequentatissima dagli automobilisti che devono pagare la TASSA DI PROPRIETA’ delle autovetture possedute (la famigerata ex ‘tassa di circolazione’), alle spalle del banco di accettazione, dove solerti e disponibili Funzionari si occupano dell’esazione, spicca, appuntata su un pannello, una banconota da € 100,00 tagliuzzata e sotto di essa un avviso che recita grosso modo così: “un Utente ci ha “mollato” una banconota falsa da cento euro;(avendo subito un indubbio danno l’Agenzia ed il Gestore della) pertanto si informa la clientela che, nel caso di pagamento in contanti, l’Esattore avrebbe posto in atto una particolare attenzione nel controllo delle banconote, per scongiurare altri eventi dannosi”.
Niente da eccepire: il danno ingente c’è stato; chi prende il denaro ha il sacrosanto diritto, e senza particolarismi di sorta, a fare TUTTI i controlli possibili per non… incassare nuovamente banconote false.
Guardando poi sul banco dell’accettazione, spicca un altro AVVISO (all’utenza) che informa che: “sono accettati pagamenti alternativi con carte (Bancomat, credito, ecc.), però, su questi pagamenti verrà applicato un ricarico (ovviamente a totale carico dell’Utente) dell’ 1% – per il pagamento Bancomat – e del 2% - per il pagamento con Carta di credito – sul totale valore della tassa da pagare!
Il caso: - Presentando il documento e la carta di credito per pagare la tassa, il Gestore, molto cortesemente, …informa che su questo tipo di pagamento, verrà applicato un ‘balzello? ulteriore’ del 2%. Abbiamo allora fatto notare al Gestore la dicotomia insita nella situazione reale: la fregatura subita dallo stesso, a causa di un pagamento, in contanti e con una banconota di grosso taglio… falsa , e quindi l’esigenza, probabilmente sollecitata dalla Gestione medesima, a far sì che i pagamenti siano fatti in maniera immateriale, con sistemi alternativi; con l’introduzione di una tassa della tassa, in favore – a detta del Gestore – della Regione che incamera(ebbe) il tributo, scoraggiando di fatto forme di pagamento moderne ed alternative.
Naturalmente ci rendiamo conto che il compito di dotare la totalità della cittadinanza di mezzi alternativi è forse un’utopia: Anziani, Persone indigenti, normali Cittadini sono molto riluttanti a…. fidarsi di cartoncini che permettono il pagamento di merci e servizi: vogliono maneggiare il vachio, caro contante! lo… capiscono di più.
Tuttavia incominciare ad incoraggiare le altre “generazioni” all’uso di mezzi alternativi, diffonderne la cultura, incentivarla, anche come mezzo per percorrere l’ardua strada dell’attacco all’evasione fiscale, è compito principale dell’ISTITUZIONE.
In conclusione, non avendo motivi per dubitare della… spiegazione fornita dal Gestore per giustificare l’ulteriore balzello, ci stupisce che un’Istituzione come la Regione PUGLIA, autorizzi questo ulteriore esborso, scoraggiando così l’instaurarsi di una cultura del pagamento alternativo che dà benefici a tutti. Ai Cittadini che evitano di portare in giro grosse somme di denaro contante; all’Esattore/percettore del pagamento, di maneggiare grosse somme di denaro contante, mettendolo a riparo, in caso di furto e/o rapina (sfortunatamente ne leggiamo tutti i giorni nelle cronache), dal danno economico conseguente.
Siamo coscienti che la modifica di abitudini inveterate, quali l’uso esclusivo dei contanti, sia un’operazione di lungo periodo, però, se pure l’Istituzione scoraggia la modifica dell’abitudine, rendendola costosa, allora forse la colpa dei nostri atteggiamenti… tradizionalisti, non è solo da attribuire a noi Cittadini.
P.S.: E’ di oggi 06/09 la notizia che il Governo, nel provvedimento chiamato “Decreto sviluppo 2” varato ieri in C.d.M., ha stabilito l’obbligo del pagamento con carte di debito (Bancomat) e/o prepagate di tutte le operazioni di acquisto di beni, prestazioni e servizi, di importo superiore a € 50,00. Supponendo, per un momento, che si riesca a dotare tutti i Cittadini di idonei mezzi di pagamento – carte Bancomat, carte pre-pagate – ci domandiamo, alla luce di quanto detto sopra, se la Regione Puglia che, a detta del Gestore dell’agenzia, è percettore della tassa sulla tassa (di proprietà delle auto) per pagamenti immateriali, eliminerà questo balzello ulteriore.
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