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L'impegno della consulta femminile nel 2007  
15 marzo 2007

Il 2007 è anno europeo delle pari opportunità. Ma cosa si intende per pari opportunità? Diritto all'uguaglianza e alla non discriminazione, diritto alla partecipazione e alla rappresentanza, diritto al riconoscimento, rispetto, tolleranza, consapevolezza della propria identità di genere. Queste le prerogative che la Comunità Europea è intenzionata a promuovere. Questo il fulcro del lavoro che la Consulta Femminile di Molfetta, presieduta da Adele Mastropasqua sta portando avanti, con iniziative concrete e progetti futuri, ad ampio raggio e incidenza. Le rappresentanti delle associazioni molfettesi, riunite in consulta, hanno subito sentito l'esigenza di porsi di fronte a certe tematiche, di analizzarle e di ideare degli interventi pratici specifici, con specifiche modalità. La donna nelle relazioni con gli altri, nel lavoro, in rapporto al benessere psico-fisico, e la donna come portatrice e promotrice di cultura, pace e legalità: questi gli ambiti nei quali, in questo anno emblematico, verranno elaborati incontri formativi e informativi, documenti e protocolli d'intesa, questionari conoscitivi e corsi interattivi. All'interno di questi campi d'azione, la Consulta Femminile ha pianificato un programma di massima ed avviato il lavoro concreto, dando spazio a due iniziative molto diverse, nelle quali il cittadino, l'individuo e la donna sono stati posti al centro dell'attenzione. Il primo incontro che la Consulta ha promosso si è svolto il 27 febbraio presso la sala stampa di Palazzo Giovine, con la partecipazione degli operatori del Distretto socio-sanitario (struttura operativa territoriale della ASL, che eroga a tutti i cittadini prestazioni sanitarie e socio-sanitarie) del P.O. di Molfetta. Durante l'incontro si è inteso informare l'uditorio sul nuovo modello organizzativo del Distretto, presentato dal direttore, dott. Vito Piazzolla, come un'opportunità di partecipazione e condivisione tra le persone, come una risposta strutturante, uniforme e omogenea, con professionalità e servizi, ai bisogni sanitari dell'utente, come filtro e prevenzione che precede la fase dell'ospedalizzazione. È stato ricordato che il Distretto si articola in cinque grandi sessioni, una di assistenza primaria, che fa capo al dott. Ignazio Bellapianta, una di assistenza specifica o poliambulatoriale, con a capo la dott. ssa Loreta Malerba, una consultoriale, che vede come responsabile la dott.ssa Maria Cosmai, una psicologica, che fa capo al dott. Pantaleo Ceci, ed una socio-sanitaria, affidata alla dott.ssa Negroponte. Le qualità di questo Distretto sono molteplici e sono state focalizzate da ciascun responsabile di ciascun settore. Facilità di accesso alle prestazioni, fruibilità e flessibilità nella rete di rapporti con altri enti, possibilità di intercettare e contrastare il disagio, sinergia e raccordo tra gli operatori del territorio, negli ambiti più diversi (dalla pediatria al 118, dalla prestazione ambulatoriale all'iscrizione del nascituro nel sistema sanitario nazionale, dalle visite specialistiche, agli affari più propriamente amministrativi e burocratici). Il tutto dunque per creare contatti e dialogo, che possano alleviare e curare problematiche, fisiche o mentali che siano. Il secondo incontro, molto originale nelle sue modalità, si è tenuto presso il ristorante di Molfetta “Il cibo degli dei” il 1° marzo. Strana la locazione, ma sorprendente il risultato. In collaborazione con la libreria molfettese Il Ghigno, la Consulta Femminile ha incontrato la scrittrice Enza Piccolo, autrice del libro “Bloomsbury”, in una cornice conviviale e di scambio appassionato di idee. Una cornice forse d'altri tempi, come in un simposio letterario, quale del resto l'autrice ha voluto ritrarre nel suo libro. Infatti, proprio il cenacolo intellettuale di Bloomsbury Group, dei primi del '900 presso Londra, è stato lo sfondo della sua opera, in cui agiscono famosi personaggi dell'epoca, come Clive Bell, John Keynes e in primis Virginia Woolf. Proprio quest'ultima è “l'attrice protagonista” del libro, una Virginia sui generis, trasgressiva per il suo tempo, portatrice di “un'idea d'avanguardia che negava la tradizione dei padri”, innovativa nel suo gruppo culturale contro stereotipi e convenzioni, ma soprattutto decisa e salda nel suo rifiuto alla violenza, alle armi e alla guerra. Il suo fu un grande impegno, che in quel momento storico risultò fallimentare e sconfitto, ma che nel momento del ricordo, nei suoi frammenti di vita che oggi riecheggiano quasi impalpabili dalle parole della scrittrice Enza Piccolo, non può che essere una delle tracce feconde di riflessione per il nostro tempo e per le donne. Dunque, questi non sono solo che due degli appuntamenti che la Consulta Femminile ha ideato per l'intero 2007, anno di promozione per la ricostruzione di una società civile più equa, giusta, tollerante ed incisiva nei rapporti interpersonali.
Autore: Gagriella Valente
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