L'esperienza di un artigiano figlio del “Prestito d'onore”
I consigli di chi ce l'ha fatta
Pietro Musella, 40 anni, campano di nascita e molfettese d'adozione, è uno degli oltre 4.000 pugliesi che nel 2001 hanno avviato un'attività autonoma, grazie al “Prestito d'onore”. Si tratta di un piccolo laboratorio serigrafico, installato in un bilocale di 44 mq. nei pressi della stazione. L'attività consiste nella riproduzione su qualsiasi superficie piana (carta, vetro, legno, alluminio, tessuto, ed altro), di loghi, etichette o semplicemente parole. L'attrezzatura consiste: stazione grafica per l'elaborazione al compiuter del progetto, un dispositivo per creare le matrici una “giostra manuale” per le stampe sui vari materiali, un laboratorio cromatico per la definizione dei colori. La serigrafia è molto utilizzata nel comparto tessile per lo stampo di loghi ed etichette. Proprio in questo settore, Pietro Musella ha imparato il mestiere di seriografo ed a conoscere le potenzialità di questa professione, al punto da decidere di mettersi in proprio. “Avevo sentito parlare del Prestito d'onore – ci dice Musella-, ma rivolgendomi a vari commercialisti, ho avuto molte informazioni errate.” La svolta nel giugno 2001, quando Musella, attraverso lo Sportello unico per le imprese” di Molfetta, entrò in contatto con i funzionari di “Sviluppo Italia”. La fattibilità del progetto fu ritenuta subito valida, al punto che nell'arco di pochi mesi fu completata tutta l'istruttoria.
“Il Prestito d'onore è un'opportunità significativa, perché consente di trasformare idee in progetti, pur avendo poche risorse”. Sui corsi di formazione gratuiti che ha frequentato, Musella sottolinea:
“ Sono importanti per un primo approccio con la realtà burocratica, amministrativa e gestionale che ogni ditta deve affrontare”. Alla luce della sua esperienza, Musella lancia qualche consiglio a chi pensa di utilizzare il “Prestito d'onore” per crearsi un lavoro autonomo: “Bisogna aver chiaro il mercato di riferimento, conoscere il settore, i clienti e le prospettive di sviluppo, perché è importante considerare il “Prestito d'onore”, non certo come punto d'arrivo ma di partenza. Infine, cercare di elaborare da soli il progetto, di evitare di mettersi ciecamente nelle mani di consulenti, che incassano il 2%, che spesso millantano conoscenza a Bari o a Roma”.
A quanto pare Pietro Musella, pur novello”One man bussines”, sa il fatto suo e già pensa a come ampliare l'attività, perle prospettive di importanti commesse. Come pure stanno crescendo le richieste individuali. Si va dalla personalizzazione di t-shirt e cappellini, fino a quelle più stravaganti di far stampare disegni e scritte sull'abbigliamento intimo.
Francesco Del Rosso