L'associazione “Linea d'onda” rende omaggio alla memoria dello scrittore Enrico Panunzio scomparso sabato scorso a Roma
MOLFETTA – L’Associazione “Linea d’onda” rende omaggio allo scrittore di Molfetta Enrico Panunzio scomparso a Roma sabato 21 febbraio.
«Grazie alla preziosa disponibilità dei suoi figli, in questi mesi abbiamo abitato la "casa prediletta" di Enrico Panunzio: il bellissimo ex convento dei Cappuccini del ‘500 di Molfetta. Torre Pulo, come amava chiamarlo lui – dice un comunicato -.
Ora, che dopo una vita intensa e sorprendente, il poeta, scrittore, animatore culturale, è andato via, non possiamo che rinnovargli la nostra gratitudine.
Non si tratta di un sentimento di circostanza, né di un "dovuto" a una persona importante per l'ospitalità concessaci. La nostra gratitudine, anzi, si fonda su di una presunzione: quella dell’amicizia. Noi abbiamo la convinzione d’aver interpretato, attraverso le nostre piccole azioni, un suo mandato e così di averlo conosciuto a fondo.
D’altronde, pensiamo succeda a molti d’incontrare qualcuno, sia pur di sfuggita, raccogliendo la sensazione di conoscerlo da sempre. Questo sentimento in noi non si è manifestato per un incrocio diretto, no, ma attraverso un luogo e le persone che oggi lo custodiscono: i figli Antoine e Stephanie, l’avvocato Francesco, Giovanni, custode sensibile di quel patrimonio di mura e passioni, ed anche Silvia e Santina, ambasciatrici della nostra richiesta di ospitalità.
Il 18 aprile, com’era già nelle nostre intenzioni, dedicheremo un incontro specifico a Enrico Panunzio e certamente ci prodigheremo perché un evento ancor più articolato lo rappresenti in futuro. Non sarà una commemorazione, ma una festa: omaggio a un uomo e al suo riconoscere la cultura come un esercizio di affetti, una cura dovuta alle persone, alle cose e alle relazioni».