L’amministrazione di Molfetta annuncia: piantati 300 alberi in due anni. Uno spreco di denaro pubblico per la mancanza di una programmazione e di una manutenzione
MOLFETTA – Come fare spreco di soldi pubblici con il verde pubblico. E’ quanto ha fatto l’amministrazione comunale, con risultati discutibili.
E oggi l’assessore ai lavori pubblici Mariano Caputo, arriva a vantarsi di aver “piantato 300 alberi in più in due anni, riducendo emissioni di CO2 e smog”. E quanti ne sono stati tagliati?
Ma l’assessore “pollice nero” non dice quante volte gli alberi sono stati ripiantati, non dice che manca assolutamente la manutenzione del verde per cui, anche con scarsa competenza si tagliano alberi secolari per piantarne di nuovi, destinati a seccare, per poi ripiantare e così via.
Quello degli alberi e delle piante sembra divenuto un business a Molfetta. Esiste una programmazione? Vengono fatte le gare di appalto oppure c’è il monopolio nella piantumazione di alberi? Quanto sono costati questi 300 alberi? Sull’impiego dei soldi dei cittadini occorre trasparenza. E nelle scelte amministrative, dovrebbero saperlo coloro che si definiscono “amministratori esperti”, occorre stabilire le priorità. E non crediamo che gli alberi lo fossero.
A queste domande dovrebbe rispondere (anche se non lo farà perché non saprebbe cosa dire, in realtà l’assessore “cantiere perenne” è incapace di confrontarsi o affrontare le critiche, preferisce i proclami e la propaganda elettorale, dopo averci deliziati con le sue canzoni in consiglio comunale, “cantore perenne”, quando era all’opposizione) l’assessore invece di fare proclami trionfalistici, quando il disastro del verde pubblico è sotto gli occhi di tutti.
Prendere in giro i cittadini solo per motivi elettorali non è giusto, né serve ripetere la solita solfa di “pagare lo scotto di anni di incuria (dei quali è responsabile anche l’assessore Caputo, quando non aveva ancora cambiato casacca e ricopriva lo stesso incarico che ha oggi). Un tentativo ridicolo di scaricare responsabilità su altri, per giustificare errori propri per il tagli degli alberi. Ma la gente sa, vede e può giudicare, senza farsi irretire da una propaganda elettorale che nei prossimi giorni si farà più martellante.
Ricordiamo che gli alberi piantumati su via Cavallotti sono troppo vicini e diventeranno invadenti, costringendo chi governerà in futuro a eliminarne qualcuno. Inoltre rischiano di fare la fine di quelli del viale Pio XI, le cui chiome rendono buia la strada, malgrado l’illuminazione pubblica.
Per quanto riguarda gli alberi di Corso Fornari, assolutamente inutili in una strada ad intenso traffico, erano già secchi dopo poche settimane.
Cosa dice l’opposizione di sinistra (quella di destra, in pratica, non esiste)? Cosa dice Legambiente in proposito?
"Quindici" quello che gli altri non dicono.
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