L’Alter Chorus scalda in motori all’inizio dell’estate
Due applaudite esibizioni del coro lirico molfettese inaugurano la stagione estiva
Anche l’estate 2022 si attende ricca di eventi per l’Alter Chorus, il coro lirico molfettese diretto dal prof. Antonio Allegretta e facente parte dell’APS don Tonino Bello che ha aperto la stagione calda con due apprezzate esibizioni, entrambe con l’inappuntabile accompagnamento pianistico del M° Emanuele Petruzzella, abile, tra le altre cose, a conformarsi di volta in volta alla esigenze tecniche del coro onde garantire la giusta interpretazione dei vari brani. Prima data La Notte dei Cori, manifesta- zione che si tiene da diversi anni a Bitonto il 21 giugno, giorno in cui si celebra la Festa Europea della Musica, e organizzata nell’am- bito della diciassettesima edizione del Traet- ta Opera Festival con l’autorevole direzione artistica del M° Vito Clemente. Una ma- ratona che ha visto avvicendarsi tra le più prestigiose corali del territorio e conclusasi proprio con l’intervento dell’Alter Chorus, ormai habituè della rassegna, che ha offerto al numeroso pubblico presente due arie da I Lombardi alla prima crociata di Giuseppe Verdi, ossia la celebre preghiera O Signore dal tetto natio, in cui i crociati rimembra- no con nostalgia le meraviglie del paesaggio lombardo, e il solenne e commovente coro della processione all’inizio del terzo atto Ge- rusalem, la grande, la promessa città. Due brani questi in cui emerge in maniera lam- pante il patriottismo di Verdi, ben evocato dall’interpretazione intensa e ricca di sfuma- ture dell’Alter Chorus, quello stesso amor di patria che aveva intriso la precedente opera composta dal Cigno di Busseto, il Nabucco, del quale l’Alter Chorus ha offerto con il so- lito approccio toccante il coro degli schiavi ebrei Va pensiero. A concludere l’ultimo slot della Notte dei Cori 2022 il coro iniziale di Cavalleria Rusticana di Mascagni, Gli aranci olezzano, la gioia del popolo per la venuta della Pasqua e della primavera ben descritta dalla precisa e lucente esecuzione del coro. La serata del 23 giugno troviamo invece l’Alter Chorus protagonista, insieme al soprano Marilena Gaudio, del concerto tenutosi presso l’auditorium del Cuore Immacolato di Maria organizzato nell’ambito delle celebrazioni della festa della Dedicataria della Parrocchia. Un concerto che non poteva quindi che iniziare con un omaggio alla Beata Vergine attraverso l’Ave Maria di Vladimir Vavilov, meglio conosciuta come Ave Maria di Caccini a causa di un clamoro- so errore di attribuzione al compositore ba- rocco di un brano concepito solo negli anni settanta del novecento. Un’aria questa carat- terizzata da una suadente armonizzazione palesatasi in tutte le sue sfaccettature dalla dolce ed espressiva interpretazione del coro. L’Alter Chorus poi, oltre che a ripropor- re con lo stesso spirito i due brani di Lombardi e il Va pensiero eseguiti a Bitonto due giorni prima, ha supportato Marilena Gaudio in due tra le arie d’opera per soprano più intrise di sentimento religioso. La reli- giosità pagana di Casta diva, la preghiera alla Luna dalla Norma di Vincenzo Bellini, mirabilmente resa mediante la cesellatura delle meravigliose arcate melodiche belli- niane da parte di Gaudio e l’austero appor- to dell’Alter Chorus. La religiosità cristiana de La Vergine degli angeli da La forza del de- stino di Verdi, disegnata da una esecuzione di soprano e coro maschile che si conferma ancora una volta nel suo emotivo traspor- to. Marilena Gaudio ha altresì offerto una struggente interpretazione di altre due celebri e tormentate preghiere del melodramma italiano, Vissi d’arte urlata dalla protagoni- sta della Tosca di Giacomo Puccini davan- ti ai drammatici eventi della sua sventurata storia d’amore con il pittore Cavaradossi, e l’Ave Maria elevata da Desdemona nell’Otel- lo di Verdi sentendosi dilaniata dalla gelosia del protagonista maschile dell’opera. L’esecuzione di soprano e coro, sempre ricca di passione e nitore, della solenne scena e preghiera di Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni Regina caeli… Inneggiam, il Signor non è morto ha concluso in bellezza questa serata. Una serata non solo di buona musi- ca ma di vera e propria preghiera, una pre- ghiera dedicata in modo particolare a chi in questo periodo storico «sotto l›oltraggio piega la fronte e sotto la malvagia sorte», così come evidenziato in un intervento di Ma- rilena Gaudio a margine dell’esecuzione dell’Ave Maria dell’Otello citando questo si- gnificativo verso dell’aria. © Riproduzione riservata