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Tutto in 30 minuti: i giovani democratici preoccupati per l'assetto idrogeologioco della città Dopo i rischi corsi con l'ultimo temporale a Molfetta i ragazzi del Pd chiedono si parli dei rischi causati dalla pioggia nella prossima seduta del consiglio comunale
09 agosto 2009

MOLFETTA-I Giovani democratici sono tornati con una nota stampa sui rischi che alcune zone della nostra città a rischio idrogeologico corrono in caso di pioggia: "Il 4 agosto scorso, i molfettesi hanno assistito ad un fenomeno meteorico molto comune nelle estati pugliesi. Abbiamo preferito posticipare la nostra riflessione per valutare l'accaduto con maggiore serenità. La maggior parte delle nuove costruzioni, sorgendo in zone definite ad alto pericolo idrogeologico, richiederebbero una maggiore accuratezza nella realizzazione di opere di mitigazione, in grado di controllare il flusso delle acque nella loro discesa verso il mare, evitando allagamenti di zone abitate. La testimonianza di quanto finora detto, la ritroviamo nell'impietosa cronaca di un comunissimo temporale estivo. Sono bastati solo trenta minuti di precipitazioni intense, affinché strade e abitazioni venissero letteralmente sommerse dalla pioggia persistente. Lo spettacolo che il temporale ci ha lasciato non è stato limitato alle sole strade immerse nell'acqua ma ad una quantità impressionante di detriti di medie e grosse dimensioni emersi successivamente. Grazie al tempestivo intervento dei reparti responsabili di Molfetta, il problema è stato arginato in poco tempo ma, questa tempestività nei soccorsi, non è sicuramente correlata alla tempestività politica di un'amministrazione comunale che si affanna soltanto nel sottolineare la sua presenza durante la fase post alluvionale, anziché sottolineare la propria incapacità nel prevenire determinati avvenimenti. Quanto accaduto consiglierebbe di affrontare il problema in questione con maggiore serietà senza sottovalutazioni di alcun genere. Anzi, a dire il vero, in occasione della conferenza del 18 luglio, tenuta dall'amministrazione comunale e alla presenza del Sindaco, veniva definita dal primo cittadino POLITICA l'autorità di bacino, organo, invece, che rappresenta l'ente tecnico regionale responsabile dell'impatto idrogeologico sul territorio. In quell'occasione, il Sindaco sottolineò come Molfetta fosse estranea a grossi problemi di natura alluvionale, supportato in queste affermazioni dagli ingegneri e dallo stesso vicesindaco Uva, che gli sedevano accanto, sostenendo infondate le ansie di coloro che abitano in case costruite in lame ormai prosciugate. Pensiamo sia chiaro a tutti che il clima, come sottolineano molte autorevoli fonti scientifiche, è cambiato negli ultimi anni e, proprio nel nostro territorio, a lunghi periodi di siccità si alternano brevi, ma intensi, periodi di piogge. Nutriamo la speranza che l'argomento venga affrontato nella prossima seduta del Consiglio Comunale, in modo che tutte le forze politiche possano apportare il proprio contributo per un tema così delicato, come la sicurezza dei cittadini, che non ha colore politico. L'ottimismo, in certe situazioni, non può essere motivo sufficiente di garanzia per la sicurezza dei cittadini. Speriamo, signor Sindaco, che le nostre ansie da giovani cittadini molfettesi vengano placate prima che si presenti un prossimo evento della stessa entità ma di durata maggiore".
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Quell'aria di sangue blu... Siamo nel 2009 è vero. Ma in Italia a sentire certi discorsi della gente comune si respira ancora aria di medioevo. Ieri sera ero a cena da amici che non vedevo da tempo. Sono amici di "destra" e il loro modo di pensare mi ha rivelato il perché in Italia abbiamo un premier che si vanta pubblicamente di essere una sorta di re, di Napoleone. Il vanto di Silvio non è proprio fuori luogo e anacronistico a quanto pare, per nulla se esiste ancora gente comune nel terzo millennio convinta di essere diventata nobile per investitura. L'Italia del resto è il paese delle raccomandazioni, e se una data raccomandazione sul lavoro è stata data magari da un nobile del proprio paese e della propria città (sia esso di destra o di sinistra figurativamente parlando), ecco che quella raccomandazione, come avveniva nel medioevo col vassallaggio, diventa un'investitura e chi la riceve diventa per grazia ricevuta a sua volta nobile. E' questa l'aria di sangue blu che non se ne va più, che tedia le menti più aperte e meno conservatrici. Chi ha una mentalità aperta proprio non può soffrire questo modo di pensare di alcuni che diventa irrimediabilmente sistema sociale. In fondo anche le mafie se ci pensate sono profondamente conservatrici nella loro personalità di nascita. Lasciamo perdere se poi hanno acquistato un carattere moderno e capitalista. Il nostro paese ha una profonda riluttanza ad evolversi nello spirito sociale e preferisce di gran lunga rimanere legato alle forme tutelatrici del vassallaggio. L'Italia ha bisogno del suo leader-premier-re come il pupo della sua mammina Al senso civico, buon presupposto di ogni società evoluta preferisce l'egoismo di nuclei familiari che si costruiscono il loro profondo fossato intorno alla propria casa castello. Non c'è da stupirsi allora se gli immigrati diventano anche loro potenziali nemici da combattere e che le politiche xenofobe trovino terreno fertile. Cosi ieri sera a cena non potevo proprio digerire quelle persone che si vantavano di avere del sangue blu nelle vene per aver ricevuto l'investitura dal nostro BARONE o addirittura dal re in persona (grazie all'intercessione del Barone Locale...). Falkorosso, lì... dove non ti aspetti di trovarlo...



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