Iniziato il recupero del cementificio De Gennaro
Il cementificio De Gennaro, l'unico superstite dell'abbattimento generalizzato compiuto dall'amministrazione comunale, sarà recuperato e adibito a museo per esposizioni temporanee.
Il pannello informativo (nella foto) nel quale sono esposte le principali linee del progetto è stato esposto il 21 ottobre scorso.
La struttura del cementificio sarà restaurata e consolidata per ospitare un museo di due piani, adibito per esposizioni temporanee, mentre la palazzina in stile liberty, adiacente al cementificio, sarà adibita a ristorante con bar annesso, munito di tavoli all'aperto e verde attrezzato.
Nelle immediate vicinanze del complesso antico, sarà costruito un albergo di cinque piani, dotato di centro congressuale e terrazza panoramica.
L'intera area sarà provvista di verde attrezzato, fontana ed area di parcheggio per i taxi, ad indicare l'obiettivo dell'amministrazione di attirare visitatori anche dalle città limitrofe.
Il progetto è senza dubbio ambizioso e, vista l'assenza di altre indicazioni, quasi certamente finanziato da fondi privati. Committente del progetto è la “Habitat Lovino” una s.r.l. di Ruvo di Puglia, che ha gia avviato i lavori per il recupero del cementificio e delle ciminiere.
Se questa opera dovesse realizzarsi in tempi ragionevoli, senza cadere negli intoppi tipici della burocrazia edile, sarebbe un ottimo viatico per decentrare la vita culturale nella nostra città, salvando quartieri come Poggio fiorito, dove sorgerà la struttura, dallo status di quartieri dormitorio.
Sorgono, però, degli interrogativi sull'area che ospiterà il complesso turistico-alberghiero: sono ancora molti, infatti, gli edifici fatiscenti ancora in piedi intorno al cementificio De Gennaro, compresi alcuni “resti” del cementificio Gallo.
Al di la dei disagi che creano, e che potrebbero continuare a creare, queste strutture in disuso renderebbero l'area decisamente poco appetibile dal punto di vista turistico.
Il rischi è che ci sia una struttura molto bella e utile circondata da edifici fatiscenti, infestati di topi e frequentati da gente poco raccomandabile.
Un problema di non poco conto, e che rischia di protrarsi per lungo tempo a causa della burocrazia delle ipoteche a cui sono soggetti gli immobili.
Vito Piccininni
vito.piccininni@quindici-molfetta.it